La Destra chiude: fuga verso Fratelli d’Italia

Storace firma il patto con FI, ma a Bolzano il movimento non lo segue. Minniti lascia la politica



BOLZANO. Rimescolamenti in corso nel centrodestra altoatesino. E Mauro Minniti resta senza casa politica. Inevitabile dopo la mancata rielezione e lo scandalo dei vitalizi, che lo vede al centro delle polemiche per il maxi indennizzo da 1,322 milioni di euro e la promessa «pronto a fare ricorso contro la nuova legge regionale». Sempre a proposito di big, o ex big, Giorgio Holzmann partecipa sempre meno alla vita di Fratelli d’Italia. In casa Forza Italia, la fedelissima Michaela Biancofiore si fa sentire contro «il clima interno» che ha provocato l’addio di Bonaiuti.

La Destra si svuota. È destinato pressoché all’estinzione a Bolzano il movimento La Destra, guidato a livello nazionale da Francesco Storace. La Destra ha deciso di federarsi con Forza Italia, a partire dalle elezioni europee. Di fatto il partito confluisce in Forza Italia. In Alto Adige Storace viene lasciato solo. Gli esponenti della Destra si stanno confrontando, ma l’indirizzo generale è chiaro: chi ha ancora voglia di fare politica si trasferirà in maggioranza da Fratelli d’Italia. Nemmeno il tempo di affacciarsi alla politica e La Destra già si estingue. In Alto Adige il partito si è insediato poco prima delle elezioni provinciali, finite malamente: 1655 preferenze (0,6%) e il capolista Minniti fuori dal consiglio provinciale.

Finora solo Filippo Webber ha deciso si seguire le indicazioni nazionali ed ha aderito a Forza Italia. Marco Galateo, il coordinatore provinciale forzista, lascia le porte aperte: «Spero che numerosi seguiranno Webber. Siamo pronti ad accoglierli nel rispetto della loro identità. Ci arricchirebbero». Difficilmente sarà così. Minniti annuncia che resterà fuori da tutto: «Non tornerò in Forza Italia. Mi avevano proposto la candidatura alle ultime provinciali e rifiutai. Sicuramente non passerò neppure a Fratelli d’Italia. Me ne starò da parte».

Nutrita la pattuglia di esponenti della Destra che stanno valutando di passare a Fratelli d’Italia, il movimento che vede tra i propri esponenti di punta Alberto Sigismondi, Paolo Bertolucci e Mariateresa Tomada, mentre Fernando Pontecorvo ha lasciato la politica. Alfonso Ponticelli, secondo nella lista della Destra alle provinciali, conferma la freddezza verso Forza Italia: «Io e diversi altri siamo intenzionati ad aderire a Fratelli d’Italia». Perché non Fi, come ha deciso Storace? «Perché non ci riconosciamo nel programma nazionale di Forza Italia. Siamo più vicini alle posizioni euroscettiche di Fratelli d’Italia. A livello locale poi quasi tutta la componente ex An è in Fratelli d’Italia», risponde Ponticelli. Ciglio asciutto per l’addio di Minniti. «È giusto che gli elementi di rottura facciano un passo indietro. Mauro come altri», così Ponticelli. Francesco Bragadin, consigliere di circoscrizione a Oltrisarco-Aslago ha già formalizzato il passaggio dalla Destra a Fratelli d’Italia. Ci stanno pensando, insieme a Ponticelli, tra gli altri anche Roberto Pitzianti e Massimiliano Masiero.

Fratelli d’Italia. Il movimento ricomincia a lavorare nei quartieri. Oggi banchetto dalle 9,30 alle 12 in piazza Bersaglio ad Oltrisarco e giovedì mattina in piazza Matteotti per la raccolta firme per il ripristino del reato di clandestinità, contro l'amnistia e contro le pensioni d'oro. «Nelle prime due giornate abbiamo raccolto cento firme», annuncia Bertolucci.

Lo sfogo di Michaela. Ha lasciato il segno lo strappo da Forza Italia di Bonaiuti, storico portavoce di Berlusconi. Michaela Biancofiore si sfoga: «Questa diaspora non ci fa bene. Bonaiuti ha vissuto male la perdita dell’incarico di portavoce. Dopo vent’anni un’alternanza ci può stare, il problema è come vengono gestite queste vicende. Qualcuno attorno a Berlusconi dovrebbe muoversi con delicatezza e non lo fa. Non mi riferisco a Francesca Pascale e Mariarosaria Rossi». (fr.g.)

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