La famiglia ha deciso: Agitu riposerà in Etiopia

Bolzano. La salma di Agitu Ideo Gudeta, assassinata martedì mattina in Valle dei Mocheni da un suo collaboratore, riposerà nella sua terra: l’Etiopia. Così ha deciso la famiglia. Una sorella, che...



Bolzano. La salma di Agitu Ideo Gudeta, assassinata martedì mattina in Valle dei Mocheni da un suo collaboratore, riposerà nella sua terra: l’Etiopia. Così ha deciso la famiglia. Una sorella, che vive in California, e un fratello, che vive in Canada, arriveranno oggi a Roma, per raggiungere poi Frassilongo in Valle dei Mocheni, dove Agitu aveva creato “La capra felice”, l’azienda agricola biologica con 180 capre autoctone dove produceva formaggi e cosmesi.

Agitu era molto conosciuta anche in Alto Adige dove veniva regolarmente a vendere i suoi prodotti e aveva molti amici ed estimatori.

Ieri l’imprenditrice, che in Trentino si era laureata in Sociologia, avrebbe compiuto 43 anni.

Intanto, l’avvocato Fulvio Carlin ha incontrato nel carcere di Spini di Gardolo ,Suleimani Adams, l’aiutante ghanese di 32 anni in carcere per l’omicidio di Agitu.

«È affranto - spiega il legale - parla molto poco ed è profondamente segnato da quello che ha fatto».

Arrestato dai carabinieri, poco dopo l’omicidio, ha confessato di esser stato lui ad uccidere a martellate la donna, durante una violenta discussione. L’uomo, che dal 2019 lavorava nell’azienda agricola come pastore, lamentava - questo il suo racconto - il mancato pagamento di uno stipendio (meno di mille euro); soldi che avrebbe mandato a casa, per aiutare i suoi familiari. Per oggi è fissata l’udienza di convalida. Alla quale il 32enne si presenta con la pesante accusa di omicidio volontario.

La Procura ha fatto eseguire l’autopsia: sul corpo della vittima sono state rilevate cinque o sei profonde ferite compatibili con il martello che è i carabinieri hanno rinvenuto nella stanza da letto dove è avvenuto l’omicidio. Quello che è parso aver provocato la morte è un colpo inferto alla zona frontale sinistra.













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