La giunta si dimette il Consiglio sarà sciolto

Resta in carica solo Ladinser. Giovanelli lo diffida: nessun passo su Benko Atteso oggi un primo provvedimento di sospensione, poi il commissario


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Arriverà oggi il decreto di sospensione del consiglio comunale. Il passo che precede lo scioglimento. È questa l’accelerazione impressa ieri, resa possibile dalle dimissioni di tutti gli assessori rimasti, tranne Klaus Ladinser. Il vicesindaco resterà in funzione in queste ore per le emergenze e passerà il testimone al commissario. Dopo il sindaco Luigi Spagnolli e Luigi Gallo, ieri si sono dimessi nel corso della giornata gli assessori Luciano Giovanelli, Mauro Randi, Claudia De Lorenzo e Judith Kofler Peintner. A quel punto, mancando il numero legale, è partita la procedura seguita dal Commissario dei governo Elisabetta Margiacchi e dallo staff dei collaboratori.

Questo il percorso delineato. Ieri pomeriggio è partita da Palazzo Ducale la proposta, indirizzata al ministero dell’Interno, di scioglimento del consiglio comunale. Lo scioglimento del Consiglio verrà formalizzato con un decreto del Presidente della Repubblica, contestuale alla nomina del commissario straordinario. I tempi saranno rapidi, ma nel frattempo il commissario del governo, preso atto che gli organi elettivi del Comune, giunta e consiglio comunale, si trovano nell’impossibilità di operare, sospende il Consiglio e valuta l’opportunità di nominare un commissario per la provvisoria amministrazione dell’ente. Questa mattina è attesa la notifica del provvedimento del prefetto Margiacchi che sospende il Consiglio.

La conferma è arrivata ieri sera dal vicesindaco Ladinser: «Già domani mattina (oggi,ndr), dovrebbe arrivare la sospensione del Consiglio, poi lo scioglimento».

Saranno inutili a questo punto le dimissioni di massa dei consiglieri comunali, previste nella seduta di Consiglio di domani per provocarne lo scioglimento automatico. L’atto di sospensione del Commissariato del governo li anticiperà.

Si chiude così anche l’incertezza giuridica, che ha attraversato gli uffici comunali nei giorni dopo le dimissioni del sindaco Luigi Spagnolli, con interpretazioni giuridiche discordanti tra Comune e Commissariato del governo. I poteri sono affidati a quest’ultimo e da lì ieri è stato avviato l’iter per il commissariamento. Tra le figure in possesso dei requisiti per la nomina di commissario straordinario, che guiderà l’amministrazione comunale fino alle elezioni, ci sono il prefetto vicario Francesca De Carlini e Maria Serena Pompili, che ha già rivestito tale ruolo.

L’addio della giunta. È stata pesante ieri mattina l’ultima riunione della giunta. Giovanelli, prima di andare, ha diffidato Ladinser «di compiere qualsiasi atto formale sul progetto Benko». La Svp di Bolzano si riunirà questa sera, ma l’assessora Judith Kofler Peintner ieri ha rotto gli indugi, dimettendosi insieme agli altri assessori. «Mi dispiace che sia andata a finire così. Quando ci si candida, significa che si è disponibili a lavorare. Invece la consiliatura è partita molto male», riferisce Kofler Peintner. Per Mauro Randi (Pd) è stato «importante avere concordato i nostri passi all’interno del Pd l’altra sera». Duro, come detto, il congedo di Giovanelli (Nuova città con Duzzi):«Economia e occupazione sono danneggiate dal sostanziale blocco delle istituzioni comunali. La questione Benko ha definitivamente pregiudicato la governabilità, perché per alcuni consiglieri aveva una priorità assoluta. L’ultima mossa del sindaco di riconvocare la conferenza dei servizi sul Pru di via Alto Adige, orchestrata a mo’ di golpe, è antidemocratica e irrispettosa del consiglio comunale». Giovanelli si ricandiderà? «Ho lavorato molto bene in Comune, ho trovato personale preparato e disponibile. Sono stato più a disagio dentro i meccanismi della politica». Questo il congedo di Claudia De Lorenzo (Lista civica per Spagnolli): «L'esperienza di "governo" dovrebbe essere parte integrante dell'educazione di ciascun cittadino. Si imparano e capiscono molte cose da dentro. Giudicare senza conoscere, condannare senza sapere è banale e facile. Approfondire, cercare di capire e operare lo è meno».

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