«La nostra Autonomia è figlia del 25 Aprile»

Kompatscher: «Ci ha permesso di costruire una casa etnica condivisa» Un successo l’amatriciana per le popolazioni colpite dal terremoto


di Alan Conti


BOLZANO. «Portiamo il 25 Aprile fuori dai libri di storia nel nostro mondo quotidiano. Offriamolo ai giovani». L’ex senatrice e staffetta partigiana Lidia Menapace aveva lanciato questo appello dal palco di piazza Castello a Torino. Ieri l’invito è stato raccolto dalla “sua” Bolzano durante le celebrazioni per la Liberazione. Il messaggio più forte è stato quello del presidente della Provincia Arno Kompatscher che nel 25 Aprile ha affondato le radici dell’Autonomia moderna. La convivenza figlia della Resistenza.

È stato il 25 Aprile dei silenzi solenni in onore dei Caduti e delle risate di fronte ad un piatto di amatriciana solidale. Degli anziani che raccontano e dei giovani che si impegnano. Dei luoghi simbolo come il muro del Lager e della forza popolare di piazza Matteotti. Una festa variegata che ha saputo coinvolgere molte persone con una partecipazione superiore agli anni passati.

I cortei e le corone ai Caduti

La giornata istituzionale inizia presto. Alle 9.30 le autorità depongono le prime corone ai Caduti dentro il palazzo municipale. Da qui partono due cortei distinti, uno guidato dal sindaco Renzo Caramaschi e l’altro dal vice Christoph Baur. Il primo segue il percorso via dei Vanga (omaggio a Franz Innerhofer), parco Rosegger (ricordo di Salvo D’Acquisto) e piazza IV Novembre.Il secondo attraversa il cimitero civile, quello ebraico e si ferma ad onorare i Caduti dello stabilimento Lancia in via Volta e i Martiri della Libertà in via Siemens. Si ritrovano tutti in piazza Adriano di fronte al monumento per i Caduti della Liberazione. Arrivano anche i comandanti militari e delle forze dell’ordine con il prefetto Elisabetta Margiacchi. Presente pure un piccolo drappello del gruppo “Bolzano Antifascista” con uno striscione. Deposte le corone, il corteo si sposta davanti al muro del Lager in via Resia. È qui che il presidente Kompatscher, invitato da Lionello Betoldi dell’Anpi, prende la parola. «La Liberazione ci ha permesso di costruire una casa comune tra i gruppi linguistici: l’Autonomia. Dobbiamo mantenere questa nostra splendida prerogativa trasportandola in Europa. Lo possiamo fare difendendo ogni giorno democrazia, libertà e solidarietà. Viviamo un periodo storico con tanta insicurezza legata al terrorismo, alla globalizzazione e alla migrazione di interi popoli. Non esistono risposte semplici a problemi complessi. La logica del “prima noi e poi, forse, gli altri” sappiamo già dove ci porta. Al genocidio e alla guerra». Tanti gli esponenti Svp che si allineano alla posizione del governatore: dal vicesindaco Baur all’assessore comunale Luis Walcher passando per Judith Kofler Peintner.

La festa in Piazza Matteotti

Per la prima volta le celebrazioni per il 25 Aprile si concludono in piazza Matteotti, cuore pulsante della Bolzano popolare. Il tendone del Festival delle Resistenze ospita le riflessioni del sindaco Caramaschi, dell’assessore provinciale Christian Tommasini e del presidente del comitato provinciale dell’Anpi Orfeo Donatini. «Dobbiamo insegnare ai giovani il valore della pace» le parole del primo cittadino. «Quanto è importante lavorare, crescere e vivere in pace? Dobbiamo spiegarlo alle nuove generazioni. È questo che dobbiamo difendere in un mondo dove ci sono troppe violenze e arranca la sensibilità umana». «L’Alto Adige è un modello - chiude Donatini - ma la tutela delle minoranze linguistiche è figlia della democrazia. Ci sono segnali negativi, è vero, ma c’è anche la positività della reazione al populismo».

La pasta e la musica

È stata un successo l’iniziativa della pasta amatriciana in piazza per le popolazioni colpite dal terremoto preparata dal Gruppo Alpini dei Piani. Alla fine saranno più di 350 i piatti serviti con incasso devoluto alle vittime del sisma al Centro Italia. Nonostante le nuvole i bolzanini non hanno esitato a concedersi un pranzo all’aperto per una causa nobile. Nel pomeriggio, infine, il testimone della festa è passato a Radio Tandem e al Comitato Lac con tanta musica al centro giovanile Pippo. Una festa offerta anche ai ragazzi. Come chiedeva Lidia Menapace.

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