La nuova piazza Magnago: sarà sfrattato re Laurino

Progetto dell’architetto Stanislao Fierro: 695 mila euro. Con tre totem interattivi. Il monumento relegato nei giardini della stazione. Niente spazi per le biciclette


di Davide Pasquali


BOLZANO. Non tornerà il tanto auspicato parcheggio per le biciclette eliminato nei mesi scorsi. Soprattutto, verrà sfrattata la statua di re Laurino, che tante polemiche aveva creato sin dalla sua collocazione davanti ai palazzi provinciali nel corso degli anni Novanta. È la nuova piazza Silvius Magnago, immaginata dall’architetto Stanislao Fierro (in collaborazione con Nadine Saul) ora decretato vincitore dell’apposito concorso indetto dalla Provincia. Sarà uno spazio alla Fierro, sulla falsa riga di piazza Mazzini: minimalista, pavimentazione omogenea, niente vegetazione, praticamente vuota a parte cinque panchine di porfido e tre totem interattivi, con schermi e macchinari per proiettare immagini didattiche in notturna, dalla cartina dell’Alto Adige all’immagine di Silvius Magnago.

«Un progetto - come spiega il presidente della giuria, il capodipartimento Lavori pubblici, l’architetto Josef March - caratterizzato dalla dignità che si addice al nome del politico scomparso». Dopo la rielaborazione e le limature, il progetto Fierro-Saul è risultato il più convincente fra i tre scelti a seguito della prima selezione. Gli altri due sono di Werner Tscholl di Morter/Laces e di Matteo Scagnol di Bressanone. In origine, su invito, erano stati presentati complessivamente dieci elaborati. I costi approvati per la progettazione e l'esecuzione dei lavori di rifacimento della piazza si aggirano sui 695.000 euro. Una esposizione del progetto vincitore e degli altri progetti presentati sarà allestita dal 21 al 25 gennaio 2013 nella sala del cortile interno di palazzo Widmann. L'inaugurazione è prevista lunedì 21 gennaio alle ore 19.

«Sarà una piazza - spiega l’architetto Fierro - poco monumentale. Le indicazioni del committente erano per uno spazio il più possibile libero e fruibile, da riconsegnare alla città, dove poter organizzare manifestazioni. Per questo il monumento verrà spostato. È come la statua di Walther: nel mezzo intralcia». Saranno soddisfatti i critici: da anni e anni, nella collocazione davanti ai palazzi del potere della statua di Teodorico intento a schiacciare Laurino vedevano un simbolo, voluto, della sottomissione (con conseguente offesa dei diritti) delle genti latine.

Laurino, però, almeno potrà consolarsi: Larixpress, una “start-up” dell’incubatore di imprese del Tis, una nuova azienda altoatesina fondata da Elena Righi e Stefan Krickl, gli ha dedicato una nuova “app” interattiva trllingue, da scaricare per tablet e smartphone. Un libro dotato di elementi ludici per avvicinare al mondo delle leggende sudtirolesi. Si chiama “Re Laurino e le sue rose”.

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