La San Vincenzo italiana cerca volontari e una “casa” a Don Bosco

Bolzano. Si è tenuta presso la parrocchia di Don Bosco l’assemblea della Società San Vincenzo De Paoli, sezione italiana. Un instancabile gruppo di volontari e volontarie che tutti i giorni dell’anno...



Bolzano. Si è tenuta presso la parrocchia di Don Bosco l’assemblea della Società San Vincenzo De Paoli, sezione italiana. Un instancabile gruppo di volontari e volontarie che tutti i giorni dell’anno assiste famiglie e persone in stato di necessità in vari modi: con piccoli contributi finanziari per pagare le bollette o l’affitto, con pacchi di alimentari che vengono distribuiti casa per casa o direttamente in parrocchia, sostenendo chi vuole rimettersi in gioco e trovare un lavoro.

La San Vincenzo aiuta tutti, con un occhio particolare ai quartieri più popolari come Don Bosco. L’assemblea l’altro giorno si è riunita per ratificare alcuni cambiamenti allo Statuto alla luce della nuova normativa sul Terzo Settore. È stata anche l’occasione per fare un bilancio dell’attività degli ultimi mesi con uno sguardo al futuro. L’associazione, ad esempio, sta per iniziare una campagna nella scuole denominata “Nei suoi panni”, per sensibilizzare i giovani al volontariato sociale. «Abbiamo bisogno di forze ed energie fresche - spiegano il presidente Roberto Santimaria, la vicepresidente Clara Venturato e il tesoriere Franca Ravagnati-. Per essere compresa, la povertà va vissuta da vicino. “Nei suoi panni” è un progetto immersivo dedicato ai giovani. Si tratta di un percorso da condividere in classe con compagni e docenti e a casa con le famiglie o gli amici. L’obiettivo è offrire a tutti i giovani la possibilità di crescere in modo consapevole imparando a osservare la realtà e a riconoscere specifiche situazioni di bisogno». I docenti interessati possono contattare direttamente la San Vincenzo alla mail info@sanvincenzobolzano.it.

Altro punto importante: la ricerca di locali uso negozio nel quartiere Don Bosco per aprire un punto di distribuzione di alimentari e generi di prima necessità (pannolini, detersivi, articolo per la casa).

Curiosamente, esistono strutture di questo tipo in Centro e a Gries, ma non nel popolare rione, dove invece ce ne sarebbe estremo bisogno. L’Ipes ha diversi locali liberi ma ad affitti proibitivi per un’ente caritatevole con mezzi limitati. Di recente, anche l’assessore comunale al decentramento Angelo Gennaccaro ha sottolineato la necessità di una struttura di questo tipo a Don Bosco.













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