la legge sui trasporti

La Svp si divide anche sui bus per le materne

BOLZANO. Si litiga anche sugli scuolabus per le scuole materne. Promessi e cancellati nella legge sulla mobilità, approvata ieri pomeriggio (17 sì, 11 no e 4 astensioni). È di ieri un altro caso...



BOLZANO. Si litiga anche sugli scuolabus per le scuole materne. Promessi e cancellati nella legge sulla mobilità, approvata ieri pomeriggio (17 sì, 11 no e 4 astensioni). È di ieri un altro caso nella Svp in consiglio provinciale. Questa volta ha vinto la linea Kompatscher, che non aveva intenzione di essere smentito per la seconda volta in una settimana, dopo la prova di forza (perduta) contro le nove assunzioni per gli uffici del Consiglio. Facce tirate tra i consiglieri Svp. L’anno scorso la consigliera Maria Hochgruber Kuenzer (Svp) aveva ottenuto l’approvazione di una mozione che impegna la giunta a riconoscere il diritto delle famiglie a godere (a certe condizioni) del servizio di trasporto per i bambini delle scuole materne. Nelle scorse settimane l’assessore Florian Mussner deposita il disegno di legge sulla Mobilità. Gli scuolabus per la scuola dell’infanzia compaiono, ma solo come «possibilità» lasciata ai Comuni di istituire il servizio. Ma questa è già la prassi, una quarantina di Comuni organizzano i bus per le materne. In commissione Andreas Pöder (BürgerUnion) riesce a farsi approvare un emendamento che rende il servizio con accompagnamento un dovere per i Comuni («dove necessario») con la partecipazione finanziaria della Provincia. Mussner interviene, fissando un finanziamento massimo del 30% . I Comuni si arrabbiano e chiedono la cancellazione dell’obbligo. La legge approda questa settimana in consiglio provinciale e il presidente Kompatscher avverte che va cancellato tutto: il servizio non può essere finanziato. Malumori nel gruppo, con Maria Hochgruber Kuenzer e Veronika Stirner Brantsch che vorrebbero tenere duro: «È una esigenza importante per le famiglie che abitano in periferia». Il passo è stato cancellato ieri dalla legge, con l’impegno di discutere con i Comuni ed eventualmente inserire il servizio nella legge di bilancio 2016. La legge cambierà profondamente il sistema del trasporto pubblico. La Provincia «istituisce i servizi di trasporto pubblico di interesse provinciale e svolge funzioni di pianificazione, programmazione, indirizzo, coordinamento, monitoraggio e vigilanza». Tra le novità approvate ieri, la messa a gara di tutto il servizio, dalla gomma alla rotaia. Prevista però la possibilità di affidamento diretto a società «in house», una clausola che dovrebbe permettere di «salvare» la Sasa. Restano, tra gli altri, gli articoli (contestati dai Verdi) sull’aeroporto, la competenza dei Comuni di realizzare le pensiline (tema controverso). Discusso l’articolo secondo cui la Sta «può» acquistare i mezzi e metterli a disposizione dei concessionari. Le ditte con proprio parco mezzi temono di perdere il proprio vantaggio di punti nelle gare.













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