Ladini, Durnwalder: “Da autonomia, benefici per tutti”
Il discorso in occasione della Giornata della Cultura ladina, incentrata sulla ricorrenza dei 40 anni dello Statuto d’Autonomia. Con uno sguardo ai comuni ladini bellunesi
In occasione della Giornata della Cultura ladina, incentrata sulla ricorrenza dei 40 anni dello Statuto d’Autonomia dal punto di vista del gruppo linguistico ladino, il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder e l’assessore provinciale ladino Florian Mussner, hanno ripercorso alcuni passi fondamentali per la tutela dei ladini in provincia di Bolzano ed i possibili sviluppi ponendo in evidenza la necessità di apprezzare quanto raggiunto.
Durnwalder ha sottolineato come lo Statuto d’autonomia abbia portato benefici a tutti e tre i gruppi linguistici dell’Alto Adige, benefici di cui ci si deve rallegrare e che hanno contribuito a favorire lo sviluppo economico del territorio e sicurezza di sopravvivenza per le culture delle minoranze. Ripercorrendo le tappe fondamentali che hanno portato alla tutela del gruppo linguistico ladino, ha ricordato come il gruppo tedesco abbia operato in suo favore e come a breve si spera vi siano ulteriori sviluppi.
Parlando delle minoranze ladine nelle vicine province, ha ricordato i progressi fatti per la tutela in Trentino, e sottolineato la necessità di tutela dei ladini nei tre comuni ladini della provincia di Belluno portando la questione ad un livello politico superiore rispetto al mero referendum popolare.
Mussner, in qualità di rappresentante politico della minoranza ladina, ha posto in evidenza come i ladini in provincia di Bolzano godano in una maggiore tutela rispetto ai ladini nelle vicine provincie di Trento e di Belluno sottolineato, da un lato, l’importanza di ricordare date quali i 40 anni del 2. Statuto d’Autonomia e dei 20 anni della quietanza liberatoria e, dall’altro, la necessità di rallegrarsi per quanto raggiunto finora e per i solidi fondamenti di cui si dispone.
Parlando dei tre comuni ladini del Bellunese, Mussner ha sottolineato la volontà di trovare una soluzione, ad esempio in ambito di Euregio; infatti, come ha affermato nell’ambito della collaborazione europea la diversità può fungere da ponte verso l’unico fine, quello del vivere assieme.