Ladinser: "Il bassorilievo di Mussolini deve essere definitivamente rimosso"

Il vicesindaco sostiene la soluzione radicale: risolvere una volta per tutte il problema



BOLZANO. «La soluzione migliore per risolvere in maniera definitiva il problema è rimuovere il bassorilievo di Mussolini a cavallo dal palazzo che ospita gli uffici finanziari». Klaus Ladinser, vicesindaco di Bolzano, preferisce la soluzione radicale al compromesso suggerito dal presidente della Provincia Luis Durnwalder. Quest'ultimo, per cercare di smorzare le critiche che arrivano, oltre che dal gruppo italiano, anche dal mondo della cultura sia italiano che tedesco, ha deciso di lanciare un concorso di idee che chiede ai partecipanti di "rendere non più visibile il bassorilievo": le proposte dovranno arrivare entro il 7 marzo, perché l'obiettivo è di procedere speditamente e risolvere una volta per tutte la questione "relitti fascisti". Artisti, storici, architetti di entrambi i gruppi sono contrarissimi alla rimozione del Duce a cavallo, ma non condividono neppure l'idea di coprirlo e quindi di nasconderlo. La soluzione, suggerita dal mondo della cultura, è quella di lasciare il bassorilievo lì dove sta da oltre 50 anni perché anche le generazioni che verranno sappiano cos'è successo in questa terra. Ovviamente, chiedono che l'opera di Piffrader venga spiegata con delle tabelle e da più parti si auspica venga inserita in un Percorso della memoria: un itinerario tra monumenti che dovrebbe consentire ad italiani e tedeschi di approfondire la storia dell'altro gruppo. Un'occasione per conoscersi meglio e superare, forse, antiche divisioni.
Assessore Ladinser, perché - di fronte al polverone sollevato dall'ipotesi di rimuovere il bassorilievo di Piffrader - lei insiste?
«Ma perché è inutile girare intorno al problema: non è ammissibile che nel 2011, nella civilissima Bolzano, sulla facciata principale del palazzo che ospita gli uffici finanziari, continui ad esserci Mussolini a cavallo. È una cosa semplicemente inaccettabile in qualsiasi altra parte del mondo. La cosa assurda è che siamo qui ancora a discuterne».
Per Durnwalder però sarebbe sufficiente una copertura.
«Non tutti abbiamo le stesse idee. Ma ritengo che se il duce a cavallo non viene tolto e messo in un museo, il problema non si risolverà mai. Perché anche se coperto, Mussolini sarà sempre lì».
La sua proposta però rischia di creare ulteriori tensioni tra i gruppi.
«Infatti la soluzione va trovata con il gruppo italiano».
Gran parte del mondo italiano lo ha detto e ripetuto più volte in questi giorni di essere contraria alla soluzione radicale.
«Lo so. Ma dobbiamo credere che sia possibile trovare un accordo condiviso. Anche perché non posso pensare che tra gli italiani ci sia ancora qualcuno che si identifica con l'effige del duce. Un'ipotesi di questo genere mi spaventerebbe».
A parte le reazioni di una parte dei politici italiani e dei cittadini, sono in particolare gli storici, gli artisti, gli architetti di entrambi i gruppi, a sostenere che sarebbe un grave errore rimuovere il bassorilievo, ovvero un pezzo di storia di questa terra.
«So che i rappresentanti del mondo culturale la pensano in maniera diversa, ma non si può ignorare il fatto che per la popolazione di lingua tedesca, che vive in questa terra, il duce a cavallo rappresenta un'offesa e una ferita mai rimarginata. E comunque il valore artistico dell'opera resta: semplicemente il duce invece di essere sulla facciata di un palazzo pubblico, sarà in un museo».
Forse, bisognerebbe fermarsi un attimo a riflettere.
«No, questo è il momento giusto per risolvere la questione». (an.ma.)

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