Laives, basta con chi resta chiuso fuori e chiama i pompieri

I vigili del fuoco lamentano l’«abuso» di chiamate tecniche per l’apertura porte “senza emergenza”. si pagherà il ticket?


di Bruno Canali


LAIVES. Nati per combattere innanzitutto il fuoco ma poi anche quella che è la loro più importante alleata contro il fuoco stesso, ovvero l’acqua, i vigili del fuoco o pompieri che dir si voglia, con il tempo hanno anche iniziato a svolgere ulteriori preziose funzioni di soccorso pubblico, che vanno sotto il nome di “interventi tecnici": interventi sugli incidenti stradali ad esempio, ma anche emergenze minori come l'apertura di porte o il taglio d rami d'albero pericolanti. Orbene, a livello locale questi interventi tecnici, nell'arco dello scorso 2012 hanno superato abbondantemente quota 200, diventando, di fatto, una delle principali ragioni di chiamata dei vigili del fuoco volontari di Laives. Però da qui emerge anche un aspetto abbastanza discutibile proprio dell'apertura di porte per le quali gli inquilini hanno dimenticato all'interno la chiave.

Il fatto è che alla base dell'intervento dei vigili del fuoco dovrebbe esserci sempre una situazione di emergenza, con la relativa necessità di poter accedere quanto prima alla casa dalla quale ci si è... chiusi fuori, e invece accade che qualcuno chiami solo perchè ha dimenticato dentro le chiavi e non sa se ha lasciato la “classica” padella sul gas acceso.

«Di questi interventi - dice Norbert Foppa, comandante dei vigili del fuoco volontari di Laives - ne effettuiamo diversi durante l'anno e non sempre quando poi siamo dentro i locali, sono giustificati da un’effettiva emergenza. Noi comunque accorriamo perchè questo è il nostro compito».

Il fatto è che questi interventi vengono garantiti gratuitamente dai vigili del fuoco e semmai chi li chiama può fare un'offerta, cosa che accade quasi sempre. Ma se invece dei vigili del fuoco si chiamasse qualche ditta specializzata in chiavi e serrature, il conto sarebbe salato: per questo si verifica anche l'episodio di chi chiama ipotizzando l'emergenza del fuoco acceso, che poi si rivela falsa ma intanto si è ottenuto il servizio a costo zero o ad “offerta” che - è bene sottolinearlo - i vigili del fuoco volontari conteggiano puntualmente nei loro bilanci anuali poi controllati dal consiglio comunale.

A suo tempo proprio di fronte a tale situazione in consiglio comunale si era anche ipotizzato di fissare delle tariffe per questo tipo di interventi dei vigili del fuoco: non si è mai andati oltre e quindi rimane la situazione di sempre, anche perchè, come emerse allora in consiglio, fissare tariffe significherebbe dover tenere una contabilità e una fiscalità precisa. Quindi si va avanti con il puro volontariato, come è nello spirito più genuino dei vigili del fuoco, ricordandosi però che quando li si chiama per farsi aprire la porta di casa, comunque mettono in moto persone (che lasciano momentaneamente il loro lavoro) e mezzi costosi, tutto gratis rispetto alle somme che invece chiederebbero le ditte private.

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