Lanziner: «Comprensorio, tagli a servizi e personale»

A rischio sostituzioni per malattia e maternità, assistenza domiciliare e scambi Bisogna recuperare a breve 150 mila euro: al vaglio anche le corse del Nightliner


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Si profilano tempi duri anche per il Comprensorio Bassa Atesina. Con tagli, inevitabili, anche per il personale (meno sostituzioni per maternità e meno rinnovi dei contratti a termine) e i servizi, compresa l'assistenza domiciliare agli anziani, gli scambi linguistici per i ragazzi (come quello con la val di Fiemme) e persino il Nightliner (riduzione o taglio delle corse meno gettonate). Finito il periodo delle vacche grasse con il vecchio presidente Oswald Schiefer, ora ad imbracciare la scure - per necessità - é il suo successore Edmund Lanziner, che si trova a gestire un budget di 30 milioni e 388 dipendenti (il 90% donne). La "Bassa" rappresenta 18 Comuni (70 mila abitanti) e ha tre distretti: Appiano, in Oltradige, LAives ed Egna, dove viene gestita tutta la parte amministrativa.

Presidente, é davvero tempo di tagliare?

«Dobbiamo far quadrare i conti, perché dipendiamo dai trasferimenti della Provincia. E in bilancio abbiamo 150 mila euro in meno. Ecco allora che diventa naturale incidere sui servizi meno utilizzati e cercare di risparmiare anche sul personale».

A quali servizi si riferisce?

«Li stiamo identificando. Di recente ne abbiamo accorpato uno in Bassa Atesina risparmiando così una direttrice e la strada da imboccare è questa. Ci saranno meno sostituzioni per malattia o maternità e risparmieremo sui contratti a termine».

State riorganizzando il servizio di assistenza diniciliare?

«Si, é inevitabile. Siamo sopra la media della qualità dei vari Comprensori a livello provinciale e vorremo restarci. Si tratta, dunque, di riorganizzare cercando di mantenere un buon livello».

Pagate anche i sussidi casa. Di che cifre stiamo parlando?

«Le richieste sono in costante crescita. Siamo nell'ordine dei 150 mila euro al mese».

In bilico c'è anche il Nightliner, il bus per le discoteche?

«Stiamo facendo delle verifiche per capire quali corse sono meno utilizzate. Ci saranno, molto probabilmente, dei ritocchi».

Resterà lo scambio linguistico con il Trentino?

«Ci siamo ragionando. Il progetto con la val di Fiemme è gradito a giovani e famiglie ma grava sul nostro bilancio. Dobbiamo fare delle scelte».

Tutti le riconoscono di aver coinvolto, di più, sindaci e assessori italiani rispetto alla passata gestione. É contento?

«Conosco Beati, Zito e Giacomozzi da più di dieci anni. Ho un buon rapporto con la sindaca di Laives Di Fede ed era doveroso cercare di coinvolgere tutti più da vicino. Soprattutto in questo periodo dobbiamo lavorare assieme e remare in un'unica direzione».

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