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Laura, stroncata a 21 anni da un male incurabile

Ha lottato contro la leucemia con una forza ed un coraggio senza eguali. Commossi gli amici: «Aveva una gran voglia di vivere e si è gustata ogni attimo»



BOLZANO. Ha combattuto fino all’ultimo. E lo ha fatto impedendo alla terribile malattia che l’aveva colpita un paio di anni fa di spegnere il suo splendido sorriso, anche per un solo istante. Laura Randi aveva solo 21 anni se n’è andata venerdì, circondata dall’amore infinito di mamma Wilma, papà Marco e del fratello Luca.

«Laura era, anzi è una bella persona – la ricorda con la voce rotta dalla commozione Emanuela Imprescia, presidente di Admo Alto Adige Onlus – una ragazza meravigliosa con grande carattere e grande forza. Una ragazza che, vinta la sua battaglia, avrebbe voluto impegnarsi con noi per raccontare alle persone la sua esperienza. Una ragazza che aveva grandi progetti, soprattutto per i più piccini, nei confronti dei quali questa malattia appare ancora più crudele e difficile». Ma il destino ha voluto che le cose andassero altrimenti. «È un’ingiustizia – continua Imprescia – che una malattia terribile ti strappi alla vita e ai tuoi cari a soli vent’anni. Ed è ingiusto che dopo aver combattuto così a lungo e così strenuamente Laura non abbia avuto la ricompensa della vittoria. Amava la vita e l’ha amata fino all’ultimo, senza mai maledirla per le difficoltà che le aveva riservato».

Un altruismo che Laura aveva ereditato probabilmente da mamma e papà, che tanti anni fa si erano conosciuti proprio mentre prestavano servizio di volontariato nella Croce Rossa e che hanno continuato a essere impegnati nel sociale. «Avremmo voluto averla accanto a noi – conclude Imprescia – ma non sprecheremo il suo sacrificio. Grandi cose saranno fatte in nome di Laura per dare speranza ad altre persone, per spiegare a tutti che quella speranza passa spesso dalla scelta di un’altra persona, quella che decide di donare il midollo».

Molto turbato anche l’assessore ai giovani Angelo Gennaccaro che ha affidato a Facebook il suo sgomento. «Laura era una ragazza per bene – scrive – ben voluta e stimata da tutti, così come la sua famiglia. La sua morte ci fa precipitare nel dolore e nell’angoscia, aprendo una serie di interrogativi e riflessioni, sulle quali spesso non abbiamo il coraggio di soffermarci. A tutti quei ragazzi che in queste ore stanno imprecando contro la vita, siano d'esempio la tua storia ed il tuo sorriso. La città di Bolzano si ferma». I funerali di Laura si svolgeranno mercoledì 9 agosto: alle 10 la messa in suffragio nella chiesa parrocchiale dei Tre Santi in via Duca d’Aosta e alle 11 il funerale al cimitero di Oltrisarco.













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