Lavori al Sigmund: lo storico ristorante di Merano cambierà volto

I lavori autorizzati e seguiti dai tecnici delle Belle arti riguarderanno anche l’adiacente Porta Bolzano


di Giuseppe Rossi


MERANO. Sei mesi di tempi, tanto avrà a disposizione l'impresa Platter Bau per mettere mano allo storico ristorante Sigmund, uno dei locali simbolo della città. Unico nel suo genere, consente ai propri clienti di cenare in uno degli angoli più esclusivi e grondanti di storia della città, la sala del boia, posizionata all'interno di porta Bolzano.

La ristrutturazione del ristorante, che all'inizio degli anni Cinquanta fu anche albergo, arriva a distanza di quasi ottant'anni dall'ultimo intervento corposo, quando il nonno degli attuali titolari, Nadia Sigmund e Bernhard Holzner, trasformò quella che fu una macelleria in ristorante. I lavori sono iniziati l'altro ieri e proseguiranno sotto l'occhio attento della sovrintendenza alle belle arti fino a metà giugno.

Dentro il ristorante e nella torre di porta Bolzano ogni asse, ogni chiodo, ogni infisso ha una lunga storia che merita di essere tutelata. «Abbiamo deciso di mettere mano all'edificio - spiegano Nadia Sigmund, Bernhard e Claudia Holzner - dopo essere riusciti a ottenere dalle belle arti la possibilità di realizzare sulla terrazza al primo piano del ristorante un “wintergarten”. Dovremo realizzarlo seguendo esattamente le prescrizioni, ma questo ci consentirà di recuperare dieci tavoli per la ristorazione tutto l'anno. Riusciremo finalmente a creare anche una scala interna, che ci consentirà di collegare piano terra e primo piano. Fino a oggi bisognava uscire all'esterno per passare da un piano all'altro».

Con la ristrutturazione il ristorante tornerà parzialmente anche alla sua vecchia vocazione, quella di albergo. «Al secondo e al terzo piano - continua Bernhard Holzner - useremo gli spazi esistenti per realizzare quattro camere ampie per i nostri ospiti».

L'intervento di restauro però inizierà dal basso. Nelle cantine dell'edificio saranno realizzati i bagni per il pubblico e per il personale, il magazzino per gli alimentari e il materiale di servizio e la lavanderia, che prenderà il posto di quella esistente al secondo piano e utilizzata fino agli anni Cinquanta. Ancora oggi è visibile la grande stufa a parete nella quale venivano bollite lenzuola, tovaglie e tovaglioli. Proprio dagli scavi nelle cantine potrebbero arrivare le principali sorprese. A pochi passi dal Sigmund, quando si erano fatti gli scavi per costruire il nuovo parcheggio interrato sotto piazza Rena erano emerse tratti di mura storiche della città.

La ristrutturazione sacrificherà i due alberi proprio a ridosso delle mura del ristorante. «Sono malati - conclude Holzner - li sostituiremo con altri due ad alto fusto qualche metro più verso la strada. Le piante sono indispensabili per il nostro giardino».

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