Sbarrati in contemporanea alcuni dei maggiori distributori della città. Si rimette a norma e si cambia logo

Lavori in corso, chiusi 5 benzinai

Gestori in crisi: fermi per mesi senza diritto a ricevere un indennizzo


Davide Pasquali


BOLZANO. Viale Druso, via Cadorna, via Claudia Augusta, via Merano e pure via Vittorio Veneto. Con una scelta forse poco felice, le compagnie petrolifere hanno avviato in contemporanea la ristrutturazione per messa a norma di cinque dei maggiori distributori di benzina della città. Per i gestori delle pompe, grandi difficoltà: chiusi per almeno un paio di mesi - ma si può arrivare a quattro - senza diritto ad alcun indennizzo. Niente incassi per sé, niente soldi per pagare i dipendenti. Qualcuno tenta di sopravvivere tenendo aperto il cambio gomme o l'officina, ma per altri è chiusura totale.

E intanto, rischiano pure di perdere la clientela, che per fare il pieno emigra altrove. Si parte dall'Agip di via Cadorna, poco oltre il polo scolastico, punto di riferimento per chi sale o scende da San Genesio e Sarentino. Per necessità logistiche, si è dovuto chiudere tutto. Anche il lavaggio auto. All'estremo opposto della città, ai Bagni di Zolfo, lavori ancora più in alto mare: al posto delle pompe c'è un lago, creato dalle recenti piogge. Il terreno dovrà essere bonificato dalle infiltrazioni di idrocarburi.

Ma il Total di via Merano è tra i pochi fortunati: almeno si è riusciti a tenere aperta l'officina. Anche se l'impianto chiuso attira poco. Per cui il gestore si è visto costretto a esporre vari cartelli: "Carmix, lavaggio e officina aperti". Il lavaggio è invece chiuso all'Agip di via Claudia Augusta, di fronte alla centrale ex Edison (ora Hydros Sel). Frequentatissimo, il lavaggio, dai tanti bolzanini che per lavoro gravitano sulla zona industriale. Come frequentato era pure il distributore carburanti, strategico vista la vicinanza con il rione di Oltrisarco e il cimitero dirimpetto.

Tutto completamente sbarrato anche all'Agip di viale Druso. Non si può far benzina, non si accede al car wash e nemmeno allo shop. Il cantiere è sbarrato da chiudende metalliche, ma si capisce bene a cosa si stia lavorando: tubature dei carburanti da rinnovare, posandole in un'unica gettata di cemento compatta, tale da isolarle sia dal terreno che dalle tubature delle acque bianche e nere. Lo pretende la nuova normativa comunitaria, il cui rispetto dovrà essere garantito entro marzo del 2012.

Distributore chiuso anche di fronte alle caserme di via Vittorio Veneto. Pure qui, messa a norma e nuovo look, perché gli Agip diventeranno tutti multipompa (su ogni singola pompa tutti i tipi di carburante) e con nuovo marchio: Eni. Il lavaggio non si è riusciti a lasciarlo aperto. Il cambio gomme sì, ma non è facile capirlo passando, nonostante i cartelli. Dentro sono in 5. Troppi per cambiare le gomme a una Panda. Ma ci sono 5 famiglie da mantenere. Il presidente provinciale benzinai Figisc, Wolfgang Angerer, chiosa: «Non abbiamo diritto a niente, nemmeno a un piccolo indennizzo. È davvero molto dura».













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