Le donne Svp: sfida all’ultimo voto

A Castel Mareccio la presentazione delle candidate: siamo il 40% del partito, convinciamo le elettrici a votare «rosa»



BOLZANO. La carica delle donne Svp per le provinciali. Saranno 12 in lista, 9 le candidate emerse finora. Una rappresentanza folta non è una novità per la Svp, perché le quote rosa utilizzate per la prima volta nella legge provinciale (33% delle candidature) erano già utilizzate da tempo nel partito. Diversa è forse la determinazione con cui si avvicinano al 27 ottobre. «Vogliamo molte donne in consiglio provinciale». Più donne in Consiglio, tra l’altro, significherà più donne in giunta. La legge elettorale prevede che il numero delle assessore rispecchi la percentuale delle consigliere elette. «Sicuramente dovremo fare meglio di oggi, con solo una donna in giunta, Sabina Kasslatter Mur», è la sfida di Waltraud Deeg, una delle candidate, figlia di Waltraud Gebert-Deeg, la prima donna assessore provinciale della Svp, figura di riferimento per le donne del partito.

A Castel Mareccio ieri l’avvio della corsa verso le provinciali con l’assemblea delle donne Svp. Le candidate si sono presentate a decine di rappresentanti delle donne nei gruppi locali. Lo slogan della campagna elettorale sarà «forti. diverse.brave».

Angelika Margesin, leader delle donne e candidata, ha lanciato una chiamata alla mobilitazione porta a porta con l’obiettivo «le donne votino donne». Realismo e concretezza. Angelika Margesin ha ricordato che la Svp dovrà organizzare una campagna elettorale a budget limitato (annuisce in sala Hanspeter Munter, manager della campagna). Non tutto il male verrà per nuocere. «Le donne sono il 40% degli iscritti alla Svp. Siamo molto bene organizzate, presenti su tutto il territorio con le nostre referenti. Conosciamo le persone, conosciamo i loro problemi». Caccia ad ogni voto.

Oggi le consigliere provinciali sono sette, Kasslatter Mur compresa. Nella lista per ottobre si ripresentano le uscenti Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, Veronika Stirner Brantsch e Martha Stocker, ex leader delle donne, ringraziata ieri per il suo lavoro di anni sfociato nelle diverse norme sulle quote rosa, sia a livello provinciale che regionale. A questi nomi si aggiungono le candidate Angelika Margesin, Magdalena Amhof, Waltraud Deeg, Birgit Dissertori Psenner, Roselinde Gunsch Kock (Obfrau in Venosta) e Walburga Kössler Thaler. Mancano all’appello gli ultimi tre nomi. La ricerca delle candidate prosegue, se ne stanno occupando l’Obmann Richard Theiner e il capolista Arno Kompatscher. Vogliono entrare, vogliono contare sulla futura politica provinciale, all’insegna, come detto, del motto basato su competenza e diversità, «perché la politica va fatta insieme dagli uomini e dalle donne, che portano il loro sguardo diverso». Angelika Margesin ha riassunto i tre punti principali del programma su cui puntano le candidate (attesi, ma assenti in sala Durnwalder, Theiner e Kompatscher: si tenevano a Laces i funerali del sindaco Karl Weiss): il ruolo delle donne nella società, il ruolo delle donne nella famiglia («ogni costellazione di famiglia»), donne e lavoro. E a proposito di conciliazione famiglia-lavoro, in questo caso lavoro politico, a fare gli onori di casa ieri a Castel Mareccio c’era la deputata Renate Gebhard con il pancione da futura mamma, ancora impegnata nell’attività romana.

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