Il lutto

Le lacrime di Don Bosco per la morte di Ferruccio Bortolameolli

Aveva 94 anni ed era stato maestro elementare alla San Giovanni Bosco. Direttore per 43 anni della Colonia estiva 12 Stelle di Cesenatico  Fu fondatore della storica associazione sportiva Sci Club Don Bosco. 



BOLZANO. Si è spento a 94 anni appena compiuti il maestro Ferruccio Bortolameolli, vera istituzione del quartiere Don Bosco, insegnante per intere generazioni di bolzanini.

Era stato maestro elementare per decenni anni alla scuola San Giovanni Bosco, direttore della Colonia estiva 12 Stelle di Cesenatico per 43 anni e fondatore della storica associazione sportiva Sci Club Don Bosco. Negli anni Cinquanta era stato sindaco di Bronzolo.

Molti lo ricordano soprattutto come maestro elementare, con una lunghissima esperienza nelle scuole cittadine iniziata nel lontano 1952.

Per moltissimi bolzanini tra i 40 e 70 anni era stato l’inossidabile direttore della Colonia 12 Stelle di Cesenatico.

Altri ancora ne ricordano l’impegno assoluto nel mondo dello sport. Ferruccio Bortolameolli è stato - infatti - presidente fin dalla fondazione nel 1978 dello Sci Club Don Bosco.

«Salutiamo con devozione e commozione il nostro caro Ferruccio», si legge, «che ci ha lasciato; fondatore e presidente dello Sci club don Bosco, educatore di migliaia di bambini alla Colonia 12 Stelle e sulle piste da sci della val Sarentino. Il suo esempio di rettitudine morale e capacità organizzativa rimarrà per sempre nei nostri cuori e nel nostro approccio a tutto. Grazie Ferruccio, sarai sempre con noi».

Il figlio Alberto ricorda un papà vulcanico che nella vita ha fatto tutto quel che voleva.

«Amava i bambini ed il suo lavoro. Era un educatore a 360 gradi. Finita la scuola si spostava con i giovanissimi alla Colonia 12 stelle e poi con l’inverno dagli anni Settanta si era inventato lo Sci Club Don Bosco. Amava - ripeto - i giovanissimi e lo sport. Ed è stato proprio attraverso la passione per lo sport che ne ha salvati tantissimi dalla strada».

Ferruccio Bortolameolli è stato anche calciatore di discreto successo. «Aveva giocato in serie B, tra le file del Novara. Aveva anche fatto un “provino” con il grande Torino ma non lo presero. E continuava a ripetere che in fondo era stata una bella fortuna visto che la squadra il 4 maggio del 1949 si schiantò in aereo contro la collina di Superga».

L’ultimo abbraccio della città e di tutti coloro che gli hanno voluto bene. V.F.













Altre notizie

Attualità