L'INTERVISTA filippo maturi lega 

«Le nuove Paritetiche? Rompono con le clientele» 

Il deputato. «Garantita un’articolata rappresentanza del territorio». 10 luglio prima seduta Le comunali: «La legge premia le coalizioni, dovremo parlare con il centrodestra e la Svp»



Bolzano. Il 10 luglio si terrà la prima seduta della Commissione dei 6 e dei 12. Nella composizione, completamente rinnovata rispetto alla scorsa legislatura, siede anche il bolzanino Filippo Maturi. Con il deputato della Lega abbiamo parlato della paritetica e delle elezioni comunali di primavera. Su entrambi i tavoli si misureranno i rapporti della Lega con la Svp, per la prima volta alleati in Provincia.

In questo momento lei si trova a Roma. Quanto reggerà il governo Lega-M5S?

La durata del governo sarà direttamente proporzionale alla sua capacità di lavorare per il bene degli italiani, senza arroccamenti polemici.

Lei debutta nella Commissione dei 6 e dei 12: quale ruolo deve rivestire questo organismo?

La Commissione dei 6 e dei 12 ha un ruolo consultivo rispetto alle norme di attuazione. Se questa è la sua funzione prevista giuridicamente, negli anni ha assunto un forte ruolo propositivo. Mi auguro conservi la natura prevista dalla norma, così come quella scaturita dalla consuetudine, affinché la commissione possa sottoporre al governo le istanze del territorio. Sarà importante garantire un buon dialogo sia con il governo, che da parte mia è scontato, sia all’interno della stessa commissione, avendo tutti l’obiettivo del bene comune. Ho apprezzato particolarmente le nomine effettuate dal governo, che secondo me rompono gli usuali schemi di clientelismo politico e garantiscono una rappresentazione articolata del territorio. Lasciando stare la mia persona, l’onorevole Michl Ebner porterà nella commissione la sua esperienza nella politica italiana ed europea, accanto alla conoscenza del tessuto economico e sociale dell’Alto Adige. Il dottor Antonio Lampis rappresenta ad alti livelli l’amministrazione provinciale e statale nel settore della cultura.

In commissione arriveranno temi delicati per i gruppi linguistici, come la toponomastica. Lei come interpreterà il suo ruolo di commissario?

Ogni componente della commissione paritetica a mio avviso deve tutelare tutto il territorio, con un occhio di riguardo per il gruppo linguistico di provenienza e il massimo rispetto reciproco. Ci sono alcune norme di attuazione già abbozzate, ma direi di approfittare della composizione variegata della commissione: non dovremmo sederci con richieste preconfezionate.

Il M5S, escluso del tutto dalla paritetica, ha annunciato che non la riconosce politicamente. Le norme di attuazione verranno bloccate in Consiglio dei ministri, cui spetta l’approvazione definitiva?

Se lavoreremo a norme di buon senso, non vedo perché i rappresentanti del M5S dovrebbero bloccarle.

Elezioni comunali, si inizia.

Per la Lega decide il commissario Maurizio Bosatra, è lui che tiene il timone.

Qual è la sua visione?

È fondamentale la partita su Bolzano, perché finalmente possiamo liberare la città da questa amministrazione. Non sottovaluterei neppure l’importanza delle elezioni comunali negli altri comuni, per una prospettiva di crescita della Lega. Alle elezioni provinciali siamo riusciti a superare il 10 per cento in una serie di comuni con larga maggioranza di popolazione di lingua tedesca. Il cambiamento deve riguardare più realtà possibili. Per le strategie è presto. In politica dieci mesi rappresentano un’era geologica.

Chiederete alla Svp l’appoggio al primo turno su Bolzano?

«Cerchiamo di lavorare sui temi per dare il miglior programma e la migliore lista possibile. Poi si vedrà.

La Lega deve correre da sola, come alle provinciali, o presentare una alleanza di centrodestra?

La legge elettorale premia le coalizioni. Si dovrà parlare con il centrodestra, con la Svp, e poi tirare le somme.

Lei ha dichiarato di essere disponibile come candidato sindaco.

Sono a disposizione del partito, non significa che lo voglia fare.

Quale profilo deve avere il vostro candidato sindaco?

Qualcuno che unisca, non divida, che conosca e ami Bolzano, abbia il carattere e l’energia per portare avanti un cambiamento radicale. La città è irriconoscibile rispetto a tre anni fa.

Esagerato.

Alle persone che mi dicono così chiedo: la sera vi sentite più sicuri o meno rispetto a tre anni fa? La risposta è “meno sicuri”. È vero che sono connotato politicamente, ma per strada nessuno mi ferma per fare i complimenti a Caramaschi.

È vero che lei è contrario alla candidatura a Bolzano di Christian Bianchi, sindaco di Laives?

Non sono contrario a nessuno, a priori. Sono equilibri molto complessi, che vanno analizzati nel loro insieme. FR.G.

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