BOLZANO

Le referente per i migranti a Bolzano: «Più bagni pubblici in città»

Chiara Rabini incalza l’amministrazione: «Subito un centro di transito e l’adesione allo Sprar per i minori»



BOLZANO. «Era prevedibile che lo sgombero non modificasse nulla in piazza Verdi.

Piazza Verdi a Bolzano: più luce e reti divisorie per i migranti Vertice tra il Comune e la Camera di Commercio che lamenta condizioni igienico-sanitarie critiche e pericoli nei garage

Ci vogliono delle misure strutturali». La referente del Comune per il tema dei migranti Chiara Rabini si allinea con i volontari di «Bolzano Accoglie» che da tempo chiedono l’apertura di un centro di transito. «Siamo da sempre una città di passaggio e la nostra posizione geografica, vicini al confine, ci rende particolarmente sensibili al problema di chi si trova qui solo per raggiungere il Nord Europa. Non possiamo pensare che chiudere l’Emergenza Freddo senza fornire alternative possa funzionare». La Provincia, però, nicchia: la paura è creare un polo attrattivo anche per i delinquenti e per chi non ha diritto all’accoglienza. «Allora andiamo a fare uno studio sui numeri. Contiamo quante sono le persone con precedenti, quante quelle allontanate dalle strutture e quante, invece, quelle che attendono risposta alla richiesta d’asilo. Con queste cifre alla mano credo che nessuno possa essere contrario ad una struttura a bassa soglia. Senza contare l’enorme problema delle donne e dei minori non accompagnati. Per paura di non favorire i delinquenti si rischia di punire anche loro». Con la nuova legge del 29 marzo, inoltre, proprio i minori non accompagnati sono equiparati ai cittadini comunitari. «Sì, non possono essere bloccati alle frontiere e bisogna mettere in atto tutte le misure per favorire i ricongiungimenti familiari. Io credo che il Comune di Bolzano debba aderire allo Sprar per i minori il prima possibile. È una questione di dignità».

In piazza Verdi, però, l’idea di aprire una mensa in una zona già delicata sembra ogni giorno più sbagliata. «Dobbiamo trovare dei correttivi che possano realmente essere utili a migliorare la situazione. Per questo motivo ho chiesto di valutare l’installazione di bagni pubblici per garantire le condizioni igienico sanitarie minime per la città. Non possiamo ragionare limitandoci al singolo caso ma l’emergenza va affrontata con soluzioni di sistema. Misure come gli sgomberi non hanno alcun effetto sui tempi lunghi».













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