Lega-Svp: accordo, tensione e musi lunghi 

Lega e Svp, via libera al programma. Giunta e temi, oggi arriva Calderoli Rita Mattei incontra il presidente: «Tre donne in giunta, perché no?»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Sul programma di giunta, l’accordo è fatto. Stretta di mano ieri alle ore 14 tra le delegazioni di Svp e Lega: terminata la discussione sugli ultimi due punti (ambiente, energia, territorio e Comuni), le cento pagine di programma sono pronte per l’approvazione dei partiti, la Lega oggi con Calderoli, la Svp lunedì nella seduta del Parteiausschuss allargato a sindaci e referenti locali. Dopo il via libera sul programma, inizierà la discussione sulle deleghe e sui nomi per gli assessorati. Il parlamentino della Svp tornerà a riunirsi il 14 gennaio per il via libera definitivo.

«Ho voluto che il nostro Parteiausschuss votasse due volte, prima il programma poi la giunta, per dare il giusto peso ai temi, non solo alle scelte sugli assessorati», sottolinea Kompatscher. Ma da ieri, superato lo scoglio del programma, la partita degli assessorati è entrata nel vivo. E oggi i quattro eletti della Lega Massimo Bessone, Rita Mattei, Carlo Vettori e Giuliano Vettorato ne parleranno con Calderoli. Il nervosismo aumenta, ognuno si gioca le proprie carte.

VIA ALLA GARA. Rita Mattei ha chiesto ieri un incontro a quattr’occhi con il presidente Arno Kompatscher. Per la consigliera meranese l’ingresso in giunta sembrava scontato in virtù soprattutto delle quote rosa. Su nove assessori, due dovranno essere donne: sicura per la Svp Waltraud Deeg, probabilissima appunto Rita Mattei. Lo schema poi è cambiato, perché le divisioni della Lega potrebbero portare alla soluzione di compromesso di Massimo Bessone e Giuliano Vettorato in giunta, con Rita Mattei vice presidente del consiglio provinciale. «I nomi degli assessori leghisti spettano alla Lega», dice Rita Mattei, «ma potrò una volta parlare da sola con il presidente, o no?». Calderoli ha sfidato la Svp a varare una giunta con tre donne. Kompatscher si è dichiarato interessato. A Rita Mattei non resta che dire: «Infatti, bravo Calderoli». L’incontro con Kompatscher sarebbe stato positivo. I sostenitori di Rita Mattei ieri erano più tranquilli. In vista dell’arrivo di Calderoli esce allo scoperto Christian Bianchi, sindaco di Laives, e sponsor di Giuliano Vettorato. Nella Lega Vettorato rappresenta l’anima più legata al centrodestra, mentre il commissario Massimo Bessone ha voluto la gara in solitaria della Lega alle provinciali, incassando quattro eletti. Così Bianchi: «Considero scontata la presenza di Giuliano Vettorato in giunta, ma non solo: secondo me ha le caratteristiche per essere anche il vicepresidente: si tratta di un ruolo importante, giocato male nelle ultime stagioni dal Pd, ma che deve tornare a vedere il vice presidente italiano come un punto di riferimento del nostro gruppo linguistico». Il candidato naturale per la vice presidenza è Massimo Bessone, come consigliere più votato, che non nasconde l’intenzione di difendere fino in fondo le sue prerogative. Così invece Bianchi sostiene Vettorato: «Giuliano è l’unico rappresentante della Bassa Atesina in consiglio provinciale e soprattutto è l’ex assessore di Laives. Se la Lega siede al tavolo delle trattative con la Svp è perché funziona bene l’”esperimento Laives” della giunta Svp-centrodestra». Sarà una settimana calda.

ARRIVA CALDEROLI. Il senatore della Lega arriva a Bolzano per discutere con i suoi eletti e per presentare alla Svp la sua proposta di soluzione per il disegno di legge taglia parlamentari (oltre all’intesa potrebbe arrivare la conferma di tre senatori per l’Alto Adige, invece della riduzione a due). Prosegue la guerra dei nervi tra Roberto Calderoli e il presidente Arno Kompatscher. L’ex ministro, come riferito dal Dolomiten, avrebbe chiesto di avere un incontro solo con l’Obmann Philipp Achammer e solo in un secondo momento sarebbe prevista nel pomeriggio una riunione con Kompatscher. Il presidente si dichiara sereno come un monaco zen: «Se mi vorranno vedere, domani (oggi, ndr) sarò in ufficio. Se Calderoli vuole discutere di competenze, prima o poi con me dovrà parlar».

I TEMI. Quanta Lega c’è nel programma? «Ovunque», risponde Bessone, «È un programma condiviso, abbiamo verificato di condividere molti valori. Non c’è nulla che non mi piaccia, nessun boccone amaro». La Lega potrà rivendicare novità nelle graduatorie per l’edilizia abitativa (più peso per i residenti), una stretta nei controlli sui contributi del welfare, un ripensamento del Clil, l’ampliamento del preambolo dei valori. Non ci sarà invece il test di ingresso per gli stranieri a scuola. L’ha chiarito ieri Achammer: «È previsto un sostegno linguistico in base al livello». Achammer riassume: «Nei prossimi cinque anni non ci sarà una discontinuità, andremo avanti con i nostri valori». Nel testo è entrato, su richiesta della Lega, un riferimento alla famiglia tradizionale. Nel preambolo si parla di umanesimo cristiano. Ma Kompatscher chiarisce: «Non ci sarà una svolta a destra, stupisce che lo si possa pensare, con un partito come la Svp e un presidente come me. Il richiamo al cristianesimo si trova nello statuto del partito e il riferimento alla famiglia tradizionale è all’interno di un contesto. Con la Lega abbiamo discusso, non è stato tutto facile. Li abbiamo scelti, ma una alternativa era possibile. Questo conta nelle trattative».

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