IL CONSIGLIO PROVINCIALE 

Legge sui poteri dei Comuni  Duro scontro nella Svp

BOLZANO. Svp ai ferri corti sulla legge che ridisegna i poteri tra Provincia e Comuni. Il disegno di legge, firmato dall’assessore Arnold Schuler, è arrivato ieri in aula in consiglio provinciale. Se...



BOLZANO. Svp ai ferri corti sulla legge che ridisegna i poteri tra Provincia e Comuni. Il disegno di legge, firmato dall’assessore Arnold Schuler, è arrivato ieri in aula in consiglio provinciale. Se ne parla da inizio legislatura, il testo ora è pronto, ma dopo anni di lavoro la Svp non è riuscita a trovare un accordo interno. Il testo prevede un primo gruppo di nuove funzioni ai Comuni, oltre a spingere sull’acceleratore delle collaborazioni tra amministrazioni. Dopo un giudizio con alcuni pareri negativi da parte del Consorzio dei Comuni, ieri è andato in scena uno scontro nel gruppo consiliare della Svp, riunito in una accesa seduta. Josef Noggler ha provato a presentare un proprio emendamento per attribuire subito più competenze ai Comuni. Oltre a Noggler, già sindaco di Malles, dubbi sono emersi da Albert Wurzer e dagli ex sindaci Christian Tschurtschenthaler e Oswald Schiefer. Non se n’è fatto nulla. La legge va approvata entro la fine di novembre, perché contiene una norma sulla contabilità dei Comuni. Noggler è stato «convinto» a ritirare la propria richiesta. Aveva proposto di garantire già alle amministrazioni comunali le funzioni su asili nido, scuolabus e contributi per la tutela del paesaggio (ad esempio tetti in legno, muri a secco). Noggler rinuncia alla battaglia in aula ma non a una stoccata ai colleghi: «Si avvicinano le elezioni. Gli assessori coinvolti non hanno voluti rinunciare nemmeno a un pezzetto di potere...». Tra le funzioni previste, con trasferimento anche di finanziamenti, quelle su biblioteche comunali e scuole dell'infanzia. Ai sindaci nuovi compiti di polizia amministrativa, in parte contestati dai sindaci, tra cui il rilascio delle autorizzazioni per l'esercizio di sale da ballo, da biliardo e da gioco. Schuler ha replicato: «Sono stati gli stessi Comuni a chiedere di iniziare con poche funzioni, per poi procedere con altre».













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