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Levinas, la scuola dalla parte dei disabili

BOLZANO. Si è svolto presso la Scuola professionale per le professioni sociali Levinas, il convegno “Scuola e territorio: la conoscenza degli ausili tecnologici e l’informatica a sostegno delle...



BOLZANO. Si è svolto presso la Scuola professionale per le professioni sociali Levinas, il convegno “Scuola e territorio: la conoscenza degli ausili tecnologici e l’informatica a sostegno delle disabilità”, organizzato dalle docenti Marina Lo Faro, Patrizia Zanella e Cinzia Lanzara. La presenza e i saluti del direttore di ripartizione Renzo Roncat, del direttore scolastico Alberto Conci, della vice Silvia Casazza e del vicedirettore dell’Assb Alexej Paoli, hanno testimoniato l’impegno della scuola verso tali iniziative. Il contesto è stato il mondo degli ausili, caldeggiando fortemente il concetto di autonomia a favore della partecipazione delle persone con disabilità e dell’inclusione scolastica, a sostegno della crescita delle conoscenze e delle competenze professionali in tale settore.

Tra i relatori, Barbara Avesani, responsabile assistenza protesica dell’Asl. A seguire la Cooperativa Independent di Merano, con interventi di Giada Siviero (logopedista) , Luca Aliprandini (psicologo) e del tecnico ausili Sergio Moscorelli. L’intervento conclusivo sulle tecnologie di monitoraggio ed assistenza, è stato condotto dall’Ing. Ferdinando Grossi, titolare della start up innovativa WIMonitor di Rovereto, presente a Exposanità 2018.

Il convegno ha affrontato il tema degli ausili tecnologici, considerandoli a tutti gli effetti strumenti per l’autonomia, e quindi per la vita di relazione e per la partecipazione attiva del singolo, nonché strumenti importanti nella didattica inclusiva. Si è parlato anche di “soluzioni assistive”, ovvero di quella tecnologia come la domotica, che può ridurre le barriere, sia quelle architettoniche che quelle dettate dalla patologia stessa. Al convegno hanno partecipato numerosi studenti, assieme a loro ex compagni, che attualmente professano sul campo, coinvolgendo anche diverso personale operante sul territorio, dando un messaggio di entusiasmo per tali iniziative, a dimostrazione che la scuola può restare un punto di riferimento attivo e presente, vicendevolmente importante per l’aggiornamento continuo professionale. Un messaggio è arrivato chiaro: l’autonomia non basta sognarla, occorre poterla esercitare, nella vita di tutti i giorni, a scuola, al lavoro e nel tempo libero.















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