il vertice

Lista del Pd, la decisione ora tocca al sindaco

BOLZANO. E alla fine tra i litiganti il ruolo di mediatore viene preso da Spagnolli. Che ieri sera annunciava la sua priorità: «Avere un partito unito in campagna elettorale». Sarà il sindaco a...



BOLZANO. E alla fine tra i litiganti il ruolo di mediatore viene preso da Spagnolli. Che ieri sera annunciava la sua priorità: «Avere un partito unito in campagna elettorale». Sarà il sindaco a sciogliere il nodo sulla testa di lista del Pd. Toccherà a Spagnolli nella sua veste di candidato sindaco mettere fine all’ennesimo braccio di ferro tra le correnti che sta inquinando l’avvio della campagna elettorale del Pd. È questa la decisione uscita ieri dal vertice in Comune tra Spagnolli, il gruppo consiliare, tra cui gli assessori Chiara Pasquali e Mauro Randi, e alcuni rappresentanti dei circoli cittadini. Due le tesi sul tavolo. La prima vede il coordinatore cittadino Sergio Bonagura come capolista unico, seguito dagli altri candidati in ordine alfabetico. Così ha votato nei giorni l’assemblea degli iscritti del Pd di Bolzano. Questa soluzione, sostenuta dalla maggioranza, è contestata dal gruppo Bizzo, che chiede una testa di lista che rispecchi tutto il partito. La proposta di Bizzo e Randi è inserire al secondo posto in lista la consigliera Miriam Canestrini. Ieri pomeriggio Spagnolli ha ascoltato le ragioni dei due gruppi, ha esposto i pro e i contro di entrambe le soluzioni. I «litiganti» hanno chiesto a Spagnolli di prendere in mano la situazione e decidere. In fondo, Spagnolli è il candidato sindaco di tutti e la sua parola ha un peso in più nella scelta delle strategie. «Mi sono preso alcune ore per pensarci su», annuncia Spagnolli a fine riunione. Prima di entrare Spagnolli ha anticipato alcune idee: «Non vorrei occuparmi di questa questione, perché credo che ci sia qualcos’altro di più importante». E cosa? «È più importante partire compatti. Il Pd deve entrare nella campagna elettorale come un sol uomo, con la grinta di vincere». Il sindaco ascolterà anche gli assenti. Bonagura ieri ha ribadito: «Non dobbiamo cedere ai ricatti. Lo pensa la maggioranza di noi».













Altre notizie

Attualità