Lungo, sexy o castigato, cresce la voglia di dirndl

Indossato anche dalle italiane che lo hanno sdoganato: «Simpatico e originale»



BOLZANO. Lungo, corto, sexy o castigato. Severo come quello della Kasslatter-Mur. Sexy come quello della Karbon. Tricolore come quello indossato dalla Biancofiore al compleanno di Durnwalder. E' il dirndl, l'abito tradizionale che pare essere riemerso dalle cantine e dai solai di tutto l'Alto Adige per tornare di moda. Da qualche anno infatti l'abito, nato come "vestito comodo" in Baviera, è tornato ad occupare gli armadi non solo di coloro che l'hanno magari ereditato dalla mamma o dalla nonna, ma anche di coloro che hanno deciso di acquistarlo recentemente. E, sorpresa, lo comprano e inodossano anche le italiane che lo hanno "sdoganato".

«Ormai se ne vendono diverse centinaia ogni anno - conferma Barbara Prieth, direttrice del negozio Oberrauch Zitt, di Bolzano -. Ma in effetti negli ultimi 2-3 anni abbiamo notato un deciso ritorno all'abito tradizionale. Da sempre abbiamo clienti che richiedono il dirndl per partecipare al festival di Salisburgo, o per andare all'opera, ma da qualche tempo li vendiamo anche a gruppi di ragazze che desiderano sfoggiarli alla feste di paese». Ovviamente c'è chi, magari ad una certa età, sfoggia un classico dirndl, dalle tinte e dai ricami tradizionali, o chi invece punta ad un look più moderno.

Come Sara Casagrande, bolzanina di 23 anni, che ha deciso, insieme alle sue amiche Lisa Boratti e Mira Conci che era tempo di acquistarne uno. «Non potevamo farne a meno. Tutte e tre li notavamo alle varie feste dei portoni o di paese e quest'anno abbiamo realizzato quanto i tagli moderni fossero splendidi: ragazze bellissime e con abiti colorati giravano per le strade e catturavano l'attenzione di chiunque».

Abiti non solo comodi ma anche stremamente femminili. Perchè in effetti i più moderni Dirndl riescono ad essere sexy e ad evidenziare le curve al punto giusto. «Provandoli in negozio - racconta Mira - abbiamo scoperto che sono anche pratici. Ed inoltre tra il corpetto, la camicetta piú o meno scollata e il grembiule che stringe la vita, sono divertenti, giocosi, ma anche sensuali. Sempre senza essere volgari».

«Ovviamente non è solo un bell'abito - spiega invece Lisa - è un modo per sottolineare le proprie origini, per dire "sono altoatesina", non importa se tedesca o italiana: l'abito serve forse ad indicare proprio questa unione». Le ragazze hanno scelto colori sgargianti e taglio corto sopra il ginocchio. Ma ovviamente ce ne sono per tutti i gusti. I negozi che li vendono sono numerosissimi in tutta la regione, ed offrono qualsiasi tipo di foggia a qualsiasi prezzo. (ma.ca)













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