Marchio di qualità per gli asparagi dell’Alto Adige

In provincia di Bolzano la verdura è coltivata su una superficie di circa dieci ettari



La stagione degli asparagi in Alto Adige, apertasi ufficialmente a Terlano ad inizio aprile, si protrarrá fino a fine maggio. A partire da quest’anno gli asparagi altoatesini, coltivati a livello locale su circa 10 ettari di terreno, si fregiano del marchio di qualità Alto Adige e vanno ad aggiungersi al settore delle verdure dell’Alto Adige.

«L’asparago con il marchio di qualità viene raccolto a mano su base quotidiana e raffreddato nel giro di poche ore in modo da preservarne il gusto e garantire la massima freschezza», spiega Hansjörg Prast, Direttore di Eos - Organizzazione Export Alto Adige della Camera di commercio di Bolzano, la quale dalla sua fondazione nel 2007 si occupa delle attività di promozione per i prodotti di qualità.

Il marchio di qualità prescrive inoltre che la zona di coltivazione sia caratterizzata da suoli sabbiosi, ricchi di humus, i quali, insieme alle numerose ore di sole, conferiscono agli asparagi un’ottima qualità. Il terreno sabbioso contribuisce inoltre alla crescita diritta del gambo.

Gli asparagi freschi si riconoscono dall’estremità umida del gambo, dalla punta chiusa e dal rumore che fanno quando si sfregano. Gli asparagi raccolti devono, inoltre, essere integri, privi di parassiti e caratterizzati da un aroma fresco con leggeri sentori di noci.













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