Materne ed elementari, ora Vettorato punta sulle coop per avviare il servizio 

Il servizio per le famiglie. L’assessore gela i dirigenti: «Provo lo stesso a salvare il progetto». Rita Mattei (Lega); «Scuola in mano al Pd» Tensioni con la Svp. Kompatscher: «Persa una occasione». Contro l’assessore bordate di Repetto, M5S e Urzì: «Gestione disastrosa»


Francesca Gonzato


Bolzano. Il giorno dopo il gran rifiuto dei dirigenti scolastici sul servizio di emergenza alle scuole materne ed elementari italiane fino a metà giugno: gelo in assessorato contro i dirigenti. Perché l’assessore Giuliano Vettorato deve a sua volta parare i colpi di una infuriata Svp. «Abbiamo perso una occasione per mostrarci tutti uniti in un momento di difficoltà delle famiglie. Spero in un ripensamento», prende posizione il presidente Arno Kompatscher. Il tono garbato è solo l’eco dell’irritazione del giorno prima, a partire dall’assessore alla scuola tedesca Philipp Achammer, che si era trovato a leggere il comunicato stampa sulla scuola italiana, secondo cui il servizio lì non sarebbe partito perché «non riteniamo ci siano tutte le condizioni normative per preservare la piena tutela della salute e della sicurezza delle bambine, dei bambini e di tutto il personale scolastico». Quindi la scuola tedesca manda tutti allo sbaraglio? Il secondo comunicato stampa da cui era scomparso il tema sicurezza è stato solo il tentativo di calmare le acque. Rita Mattei (Lega, vice presidente del consiglio provinciale) ne fa una questione politica: «Il virus non si propaga in modo diverso a seconda della lingua e non credo che i dirigenti e docenti tedeschi siano dei pazzi incoscienti.L’unica spiegazione è che il sistema scolastico italiano sconta anni di governi a trazione Pd e i relativi dirigenti provengono da quell’area politica, che poi è la stessa dei sindacati».

La soluzione alternativa

Ieri Vettorato è ripartito dal punto di partenza: «Non mi sono arreso. Sto lavorando per garantire il servizio alle famiglie che hanno difficoltà nell’accudimento dei figli per problemi di lavoro. Sto cercando contatti con i dirigenti», riferisce Vettorato. Se i dirigenti, grazie allo scudo dell’autonomia scolastica, rifiutano di assumersi la responsabilità del servizio di accompagnamento, per il rischio di contagi, l’opzione è coinvolgere le cooperative, usando però le strutture scolastiche. Allo studio la fattibilità giuridica. Sui dirigenti, Vettorato ribadisce: «Non condivido le motivazioni. Mi fido dei protocolli di sicurezza elaborati». Gli stessi genitori però si sono dimostrati dubbiosi: hanno fatto richiesta il 6% dei bambini delle scuole materne e il 2% di bambini delle scuole elementari di lingua italiana, pari a 215 e 128 bimbi. Vettorato: «Proprio perché stiamo parlando di pochi bimbi, il servizio era ancora più gestibile. A Pineta c’erano due iscritti, alle Archimede 5». Nell’irritazione Svp il sovrintendente Vincenzo Gullotta rischia di diventare il capro espiatorio? «No, su questa vicenda siamo allineati ed è un ottimo tecnico», risponde Vettorato.

I dirigenti insistono

Laura Cocciardi, presidente della sezione italiana dell’Associazione dei dirigenti scolastici, rivendica la decisione: «Ripensamenti o passi indietro? No. La valutazione sui tempi e i modi con cui sarebbero partiti i servizi hanno trovato d’accordo tutti i dirigenti di ogni ordine e grado. Abbiamo ricevuto solo due giorni fa le linee guida elaborate dalla Provincia. E stiamo parlando dei requisiti per garantire la sicurezza del personale e dei bambini». In vista dei nuovi contatti con Vettorato, Cocciardi aggiunge «siamo sempre disponibili a discutere di soluzioni alternative».

Gli asili nido

Dal 25 maggio partirà invece il servizio negli asili nido. Il Comune di Bolzano partecipa. «Stiamo facendo di tutto per aprire con le massime garanzie», riferisce Liliana Di Fede (direttrice Assb), «Per il 25 maggio abbiamo ricevuto 150 richieste, mentre sono 200 quelle per tutta l’estate».

La polemica

Il Pd prende posizione sulla vicenda della scuola italiana chiedendo le dimissioni di Giuliano Vettorato. Il consigliere Sandro Repetto bolla come «inadeguata ogni fase della gestione della scuola italiana da parte dell'assessore Vettorato. Sia onesto e si dimetta». Vettorato, accusa Repetto, «scarica ogni responsabilità sui dirigenti scolastici, che invece non hanno fatto altro che tutelare la salute e la dignità degli insegnanti e degli alunni». Repetto solleva allo stesso tempo il problema delle famiglie italiane prive di servizi. Da qui la provocazione-proposta di Repetto: «Il presidente Kompatscher prenda in mano la tutela dei bambini italiani e permetta alle famiglie italiane di avere gli stessi diritti delle famiglie tedesche e ladine della provincia. Che brutta, bruttissima figura. Oltre ad un pasticcio etnico indifendibile». Da Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) bordate di centrodestra contro l’assessore leghista: «Nel momento in cui si è deciso di fare i percorsi per il servizio di emergenza della scuola è impressionante la superficialità della componente italiana in giunta provinciale, che non aveva verificato prima se ci fossero le condizioni per realizzare questi progetti. Così sono rimasti delusi coloro che non volevano questo salto nel buio, come noi di Fratelli d’Italia-Alto Adige nel cuore, e sono rimasti delusi coloro che volevano questa assistenza all’infanzia. La sicurezza e la salute sono beni primari: alla scuola tedesca si chiede, nel malaugurato caso di nuove infezioni, chi ne dovrà rispondere». La proposta: contributi economici alle famiglie. Così Diego Nicolini (M5S):«È inammissibile che un servizio parta solo per un gruppo linguistico. Se i dirigenti e gli insegnanti ritengono che non ci siano i presupposti per garantire la sicurezza, si cerchino insieme le soluzioni».

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