Maternità negata: la sfida di due donne 

Martedì si discute il ricorso della coppia contro il Centro di Brunico che ha respinto la domanda di procreazione assistita


di Antonella Mattioli


BOLZANO. La legge italiana non lo consente, ma loro hanno deciso di provare comunque ad abbattere il muro alzato dalla legge 40 del 2004 che distingue tra coppie eterosessuali e coppie delle stesso sesso. Alle prime è riconosciuto il diritto di accedere alla procreazione medicalmente assistita; le altre sono escluse. Nonostante il desiderio di diventare genitori sia lo stesso, se non addirittura più grande.

Protagoniste della battaglia legale, al cui esito guardano con interesse molte altre coppie omosessuali in tutt’Italia, due donne che hanno presentato ricorso al Tribunale di Bolzano, dopo che al “Centro di riproduzione umana e crioconservazione gameti” di Brunico si sono viste respingere la domanda di accedere alle nuove tecniche.

L’udienza è fissata per martedì 13 novembre: la coppia ha presentato ricorso d’urgenza alla giudice Francesca Muscetta, nella speranza di ottenere il pronunciamento in merito da parte della Corte costituzionale, ipotizzando la violazione del principio di uguaglianza.

La vicenda. La scelta era caduta sul Centro pusterese - punto di riferimento provinciale creato dall’Asl nel 1995 per questo tipo di problematiche - e la risposta è stata negativa; non avrebbe potuto essere diversa, visto che l’articolo 5 della legge stabilisce che “possono accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi”.

Dei quattro requisiti richiesti per provare ad avere un bambino, a loro manca il primo. Gli altri li posseggono, sia per quanto riguarda l’aspetto anagrafico che per lo stato civile. Le ricorrenti sono sposate. E lo hanno fatto addirittura prima dell’approvazione della contestata legge Cirinnà.

Ricordiamo che fino a due anni fa - la legge voluta dalla senatrice Monica Cirinnà è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale nel maggio del 2016 - in Italia le unioni tra persone dello stesso sesso erano vietate.

Loro però non si erano arrese. Come molte altre coppie omosessuali italiane erano emigrate all’estero e, davanti a parenti ed amici, si erano sposate. Il documento che provava l’avvenuta unione davanti ad un pubblico ufficiale, in Italia non valeva nulla. Ciononostante quell’unione, con tanto di festa, l’avevano voluta comunque.

La legge. Poi, quando il Parlamento in mezzo a mille polemiche ha riconosciuto agli omosessuali il diritto di sposarsi, hanno fatto trascrivere l’atto di matrimonio anche in Italia.

Adesso il desiderio di diventare madri. Le nuove tecniche di fecondazione assistita lo consentono, ma la legge lo impedisce a coppie omosessuali.

Loro come hanno fatto a suo tempo con il matrimonio avrebbero potuto aggirare l’ostacolo legislativo, andando all’estero.

Ma evidentemente puntano a far cadere un altro tabù, uno dei più delicati se non il più delicato, in quanto riguarda appunto la possibilità per le coppie formate da due donne o rispettivamente da due uomini di diventare genitori.

La Cassazione. Di pochi giorni fa l’udienza davanti ai giudici della Corte di Cassazione - a conferma dell’attualità della problematica - in cui si sono discussi i ricorsi contro la sentenza della Corte d’appello di Trento, che nel febbraio scorso aveva stabilito la legittimità della trascrizione del nome del secondo papà sull’atto di nascita di due bambini, nati in Canada da maternità surrogata.

Davanti alle Sezioni unite, la Procura generale ha chiesto di annullare il pronunciamento dei giudici trentini, che aveva avuto risonanza nazionale.

Ad opporsi alla decisione dei giudici di secondo grado sono stati il procuratore generale di Trento, così come il sindaco Alessandro Andreatta in rappresentanza del Comune e il ministero dell’interno, che avevano ritenuto la trascrizione contraria “all’ordine pubblico”.

La sentenza si conoscerà fra due o tre mesi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità