Mattarella presto al Muro dei nomi 

Visita in città. Il presidente potrebbe arrivare a Bolzano tra fine novembre e i primi di dicembre. La data in via di definizione tra i funzionari del Quirinale, Prefettura, e il governatore Kompatscher. Decisiva la presenza dei vertici della Svp all’inaugurazione dell’opera luminosa al lager


Paolo Campostrini


Bolzano. Ci avevano provato, da Bolzano, a trovare un varco nel l'agenda del Quirinale già a settembre: «Possiamo aspettare il presidente in via Resia? Inauguriamo il monumento ai prigionieri del Lager...». Allora non c'era stato verso. Troppo fitti gli impegni. Così a ridosso della crisi, poi. Adesso invece sì. Quando potrà arrivare? «Presto», si lasciano scappare in Provincia. Dunque Mattarella è atteso. Ed è questa la notizia che trapela sia da palazzo Widmann che dal municipio. Il presidente, avevano risposto già alla fine della scorsa estate dal suo gabinetto, è molto sensibile a questo tipo di eventi che saldano storia e memoria all'attualità e forgiano un nuovo senso dello Stato repubblicano. L'allora diniego aveva comunque avuto contenuti tali, in termini di appezzamento per l'iniziativa bolzanina, che Bolzano ha provato ad insistere. E sembra che lo stesso presidente Kompatscher, in occasione del suo penultimo viaggio a Roma, sia riuscito a ricavare un colloquio specifico sulla questione negli uffici del Quirinale. Così, in queste settimane, è stato intenso il lavorio delle rispettive segreterie per individuare una data possibile per la visita presidenziale. Importanti, a questo proposito sono stati gli interventi del governatore ma anche dei parlamentari altoatesini, che hanno, in particolare uno, una lunga frequentazione con lo stesso Mattarella. In un primo tempo era stato immaginato l'arrivo in Alto Adige in occasione delle festività di fine anno, quasi a rinverdire le molte occasioni in cui i presidenti della Repubblica, da Sandro Pertini a Cossiga a Napolitano avevano deciso di passare qualche giorno in Alto Adige. Invece tra le istituzioni bolzanine interessate la risposta è stata questa: «È molto probabile che il presidente possa arrivare qui molto prima di dicembre...». Non solo un auspicio, quindi, ma la quasi certezza di aver individuato una data utile tra novembre e l'inizio del mese successivo. Questa eventualità sta già facendo muovere i protocolli, sia in Prefettura che negli enti territoriali. Perché è certo che, se Mattarella confermerà l'eventualità data per molto probabile, il suo arrivo non prevederà solo una visita al nuovo, straordinario, monumento -installazione presso il “passaggio della memoria” al muro di via Resia, ma possa comprendere anche una serie, seppur breve, di colloqui istituzionali. Anche le giornate inaugurali con centinaia di bolzanini al muro illuminato dai nomi dei prigionieri e delle vittime a scorrere comparendo e scomparendo, hanno contribuito a favorevolmente ad impressionare i funzionari del Quirinale. «Anch'io non mi aspettavo una folla così imponente e partecipe», si è lasciato sfuggire lo stesso sindaco Caramaschi alla vista della lunga teoria di persone che hanno lentamente passeggiato lungo il muro. Altro elemento che potrebbe far confermare la visita, la presenza non solo formale di alti esponenti della Svp alla cerimonia. Sia il vicesindaco Luis Walcher, che l'Obmann del partito Achammer. Quest'ultimo davanti al muro del Lager stava a significare la definitiva adesione della Stella Alpina a quel percorso di condivisione della storia complicata del nostro territorio tra Alpenvorland, e dunque adesione al nazismo, e successiva Liberazione. Una segno di effettiva riconciliazione delle nostre due comunità quasi a suggellare una convivenza rinsaldata dalla condivisione di una storia che, finalmente, potrebbe essere intesa come non più separata. E dunque comune. È in fondo questa atmosfera di pacificazione di fronte ad un luogo fino a qualche anno fa controverso, che è stata alla base delle insistenze di Palazzo Widmann in funzione della visita di Mattarella ed anche del possibile e definitivo via libera all'arrivo a Bolzano. Insomma, i tempi sembrano maturi. E anche le agende di Bolzano e Roma hanno trovato un varco per i, viaggio in Alto Adige.













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