Maturità, anno record: fioccano i 100 e le lodi 

Ben 53 supervoti, 5 con lode. Il bottino più prezioso alla Gandhi di Merano: 11 Un 2018 da incorniciare: ottimi risultati in inglese, via alle superiori in 4 anni


di Davide Pasquali


BOLZANO. Undici al Gandhi di Merano, dieci al Pascoli, otto al Carducci, sette al Torricelli, sei al Galilei, quattro al Rainerum, due al Battisti, due al Delai, uno al Toniolo, uno alle Marcelline, uno all’Ipc di Brunico. In totale fa cinquantatré. Sono gli studenti che hanno totalizzato la votazione 100, cinque dei quali addirittura con lode. È il formidabile risultato degli esami di stato a conclusione del secondo ciclo di studi, tradotto la maturità. Al massimo, in passato, se n’erano contati 34. Soddisfatti la sovrintendente Minnei e l’assessore Tommasini, che tracciano il bilancio dell’anno scolastico 2017/18.

I NUMERI DELLA SCUOLA IN LINGUA ITALIANA. Sono oltre 20.700 i bambini e i ragazzi che frequentano una scuola in lingua italiana (pubblica o paritaria), dall’infanzia alle superiori alla formazione professionale. Un dato che conferma la tendenza all’aumento già registrata negli ultimi anni. «Anche quest’anno le famiglie hanno dimostrato una grande fiducia verso la nostra scuola, che offre numerose opportunità di crescita con proposte didattiche di qualità elevata», così l’assessore provinciale Christian Tommasini, che si ritiene ampiamente soddisfatto di quest’anno scolastico e si sofferma su alcuni argomenti in particolare.

NUOVE MODALITÀ DI ESAME PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO. L’anno scolastico che si chiude ha visto l’introduzione del nuovo esame conclusivo del I ciclo. Tra le novità più rilevanti ci sono sicuramente quelle che hanno riguardato le prove Invalsi, requisito fondamentale per accedere all’esame finale, che sono state sganciate dall’esame stesso; è cambiato, infatti, il sistema di valutazione e le prove, che si sono svolte durante il mese di aprile, non hanno inciso sul voto finale. Oltre alle ormai consuete prove di italiano e matematica, da quest’anno l’Invalsi ha inoltre introdotto anche una prova di inglese nella quale gli studenti bolzanini hanno ottenuto risultati davvero molto buoni.

PLURILINGUISMO. I risultati ottenuti dagli studenti della nostra provincia nella prova Invalsi di inglese lasciano Tommasini particolarmente soddisfatto: «Si conferma che la scelta del plurilinguismo ha ricadute positive anche sull’apprendimento della Lingua 3. Nel nostro contesto il tedesco costituisce certamente un’importante base per sviluppare le competenze di altre lingue e questo rappresenta un punto di forza per la promozione della cittadinanza attiva». Bolzano, insieme a Trento, è l’unica area del Paese in cui oltre il 90% dei bambini della V primaria (elementare) raggiunge il livello A1 nell’ascolto. Lo stesso livello è confermato nella lettura. Analogamente, al termine del primo ciclo d’istruzione (III media), gli studenti altoatesini ottengono ottimi risultati in entrambe le competenze, posizionandosi tra i migliori d’Italia. Come l’assessore Tommasini, anche la sovrintendente Nicoletta Minnei sottolinea che evidentemente «l’approccio plurilinguistico all’insegnamento, già dalla scuola dell’infanzia, consente di avere risultati più che buoni. Questo colloca il nostro sistema formativo, che considera l’inglese come terza lingua da studiare, tra le realtà più avanzate del Paese». Per quanto riguarda l’apprendimento del tedesco Lingua 2, negli ultimi quattro anni scolastici sono state condotte dal Servizio Provinciale di Valutazione indagini standardizzate sulle competenze linguistiche in questa disciplina nelle quarte classi della scuola primaria e dallo scorso anno anche in seconda media. La prova che coinvolge tutti gli allievi delle classi indicate e si attesta su un livello linguistico orientativamente pari al livello A2 delle certificazioni internazionali, per le quarte, e B1, per le secondarie di primo grado, prevede la rilevazione delle competenze di comprensione, lettura e ascolto secondo criteri rigorosamente scientifici. Non vanno infine dimenticate le sezioni internazionali, che permettono agli studenti di ottenere titoli di studio riconosciuti a livello internazionale, appunto, per l’iscrizione alle università europee e non solo: pensiamo al percorso Cambridge con il potenziamento dell’inglese al liceo Pascoli (Scienze umane ed Economico sociale), che il prossimo anno sarà attivato anche al Torricelli (Scientifico) e al Carducci, il quale attualmente propone già l’Esabac, con il potenziamento del francese.

LA PRIMA VOLTA DEI QUADRIENNALI. Nel settembre scorso l’Istituto tecnico economico Cesare Battisti, con indirizzo relazioni internazionali, e il liceo linguistico Marcelline, sono state due tra le quindici scuole che a livello nazionale hanno dato avvio al percorso verso la maturità quadriennale. «Questa possibilità - spiega l’assessore provinciale Christian Tommasini - consente di stare al passo con alcuni dei più avanzati modelli scolastici europei, valorizza le competenze degli studenti promuovendo l’avvicinamento al mondo del lavoro e favorisce percorsi di formazione e aggiornamento di alto livello dei docenti premiando le scuole più attive sul versante dell’innovazione metodologica e didattica».

I contenuti di ogni disciplina insegnata nel percorso quadriennale sono stati riprogettati con l’introduzione di nuovi modelli di apprendimento, l’uso intensivo delle tecnologie digitali e una revisione del sistema di valutazione interna dei progressi degli studenti. Dal prossimo anno scolastico anche presso l’istituto Galilei, all’indirizzo Liceo delle scienze applicate, sarà attivo un percorso quadriennale. «Con l’avvio di questo percorso completiamo l’offerta formativa», afferma la sovrintendente Nicoletta Minnei. Che sottolinea infine: «Non si tratta di ridurre l’apprendimento dei contenuti, quanto piuttosto di imparare in maniera diversa, potenziando le attività capaci di rendere maggiormente autonomi gli studenti».













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