Mayr Nusser, la beatificazione è più vicina

Il vescovo ha consegnato a Roma i documenti sul sacrificio di un uomo che non si piegò ad Hitler



BOLZANO. Il vescovo della diocesi di Bolzano e Bressanone Ivo Muser e don Josef Innerhofer si sono recati a Roma per consegnare al Prefetto della Congregazione per le cause dei santi e beati la Positio di Josef Mayr-Nusser, il dirigente altoatesino dell’Azione cattolica che arruolato nelle Ss nel 1944 non prestò giuramento a Adolf Hitler e a causa di questo rifiuto morì il 24 febbraio 1945 mentre era diretto a Dachau. «Entro breve speriamo e confidiamo di poter venerare Josef Mayr-Nusser come beato», ha detto Muser.

La Positio, vale a dire la sintesi di tutti gli atti raccolti per la beatificazione di Josef Mayr-Nusser, è stata spedita circa un anno fa alla Commissione preposta di Roma, composta da sette esperti di storia con il compito di vagliare la Positio dal punto di vista storico.

L’11 novembre dello scorso anno la commissione si è espressa con parere positivo e sulla base di questa risposta, l’altro giorno, il vescovo e don Josef Innerhofer hanno consegnato la Positio al cardinale Angelo Amato, Prefetto per la Congregazione delle cause dei santi e beati.

«La rilevanza pastorale di Josef Mayr-Nusser - ha detto monsignor Muser - è quella di fornirci un aiuto a rileggere la nostra storia recente e a trovare una risposta alla domanda sul valore della coscienza».

Il vescovo e don Innerhofer hanno riferito di un colloquio «molto positivo, che dà reale motivo di speranza». A questo punto la Positio sarà vagliata dalla Commissione di Teologi. Nei prossimi giorni il vescovo Ivo Muser invierà una lettera al cardinale Amato in cui chiederà ufficialmente di valutare la beatificazione di Josef Mayr-Nusser. La lettera sarà poi inoltrata alla Commissione preposta e a Papa Francesco - «a riguardo della quale - ha detto il vescovo - speriamo si pronunci nel 2016.»

La causa di beatificazione di Chiara Lubich, fondatrice e primo presidente del movimento dei Focolari, trentina d’origine e molto conosciuta anche in Alto Adige, si aprirà domenica 27 gennaio. La cattedrale di Frascati (Roma), il luogo scelto da monsignor Raffaello Martinelli, vescovo della cittadina, per l'apertura ufficiale del «Processo sulla vita, virtù, fama di santità e segni» di Chiara Lubich. La diocesi di Frascati - ricorda una nota - è il territorio nel quale si trova il Centro Internazionale del Movimento dei Focolari, dove è vissuta gran parte della sua vita ed è morta».













Altre notizie

Attualità