Mebo: tunnel, Durnwalder non dà altri soldi

Il presidente conferma il budget dei 199 milioni per il secondo lotto


Simone Facchini


MERANO. Sul tunnel MeBo-Passiria Durnwalder non allenta i cordoni della borsa. La giunta Januth preme affinché nei lavori del secondo lotto siano compresi gli allacciamenti per entrambi i garage sotterranei previsti dal progetto iniziale, ma la Provincia bada a tenere sotto controllo i costi.  Sono intense le trattative tra Comune e Provincia per raggiungere un accordo sull'esecuzione del secondo lotto della circonvallazione nord-ovest, la galleria che collegherà la superstrada all'accesso della val Passiria transitando sotto la città e bucando Monte Benedetto.  Nei giorni scorsi una delegazione dell'esecutivo meranese composta dal sindaco Günther Januth, il vice Giorgio Balzarini e gli assessori Stefan Frötscher e Heidi Siebenförcher, è stata accolta dal governatore Luis Durnwalder e dall'assessore provinciale Florian Mussner per un faccia a faccia giocato sul nodo dei costi. Da un lato, infatti, ballano le cifre ad oggi protocollate: Bolzano ha ufficialmente parlato di 153 milioni di euro di budget, a fronte di un preventivo dei tecnici di 230 milioni che con successive potature sono diventati 199. Parallelamente la stessa Provincia, finanziatrice dell'opera, ha agitato lo spettro della cancellazione degli allacciamenti agli autosilo dal progetto esecutivo. Dall'altra parte Merano non vuole rinunciare alla possibilità di realizzare ambedue i parcheggi interrati - questi, è concordato da tempo, a carico di investitori privati - uno nelle viscere di Monte Benedetto e l'altro sotto l'orto dei Cappuccini, in prossimità del già esistente Plaza Parking. Del resto, la realizzazione della maxi-galleria è stata sino dagli inizi associata dai suoi promotori all'autosilo con sbocco in centro città, non da ultimo con la prospettiva di un rilancio immobiliare della zona.  È evidente che lo stralcio di almeno uno dei due allacciamenti consentirebbe un abbattimento dei costi. Ma la giunta Januth, anche in virtù del rispetto del programma di coalizione, sta affondando il pressing per non precludersi nessuno sviluppo futuro. Tuttavia per ora Durnwalder sembra non volere arretrare di un passo, facendo leva sulle necessità di risparmio in tempi economicamente accidentati.  Il valzer alla ricerca di un compromesso si sposta per tanto sul piano delle possibilità di risparmio. E in relazione agli allacciamenti ai garage si fa strada l'ipotesi di realizzare delle bretelle, ovvero corsie di decelerazione e accelerazione, anziché le programmate rotonde. A loro favore, secondo quanto emerso nel corso del vertice, parlerebbero non sono ragioni economiche ma anche questioni di sicurezza.  In seconda battuta a finire sotto esame è l'uscita all'accesso della val Passiria. Anche qui il verbo è economizzare, e sono al vaglio ipotesi alternative all'attuale progetto in grado di contenere la spesa senza incidere sulla qualità della soluzione viabilistica. Intanto i tempi stringono: entro qualche settimana i tecnici dovrebbero consegnare il progetto esecutivo che fisserà in via definitiva i costi.

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