Medici e Asl: resa dei conti sul Pasdera

Domani alle 10 l’udienza dal giudice del lavoro e subito dopo l’incontro con l’estensore dello studio sulla spesa della sanità


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Lo scontro tra i medici del sindacato Anaao e l’Asl che non vuole consegnare lo studio Pasdera finisce domani in Tribunale, davanti al giudice del lavoro Eliana Marchesini. L’udienza è fissata per le 10. Claudio Volanti e Paolo Bernardi, segretario e vice dell'Anaao provinciale, hanno un pensiero cristallino: «Diteci come facciamo a parlare di Riforma della sanità senza avere in mano i dati? Lo studio Pasdera - usato dall'assessorato come base per decidere i tagli - ha analizzato i costi standard reparto per reparto di tutti i 7 ospedali. Non si capisce come sia possibile che un documento che sta alla base della Riforma e quindi dell'organizzazione dei posti di lavoro, un documento in base al quale viene stabilito il budget a disposizione di ogni primario per il suo reparto, sia negato ai sindacati che dovrebbero essere gli interlocutori principali». Ricordiamo che nel 2011 l'assessorato ha commissionato all'esperto di economia sanitaria Alberto Pasdera - che domani verrà ascoltato in Tribunale - un'indagine costata trentamila euro secondo la quale i 7 ospedali confrontati con quelli del resto d'Italia costano (all'anno) 42 milioni in più di quel che dovrebbero.

Dati che parlano chiaro. Che dicono che l'ospedale di Bolzano sfora, rispetto ai dati standard, del 23%, per un totale di 8 milioni di euro in più. Merano, Brunico e Bressanone sforano insieme del 66%, con un buco di 2 milioni e la periferia (Silandro, Vipiteno e San Candido) sfora del 43% per un totale di 3 milioni che potrebbe essere risparmiati. «E' dal 2011 che chiediamo di vedere il dossier per capire come la nostra sanità potrebbe migliorare - spiega Volanti - dati che dovrebbero essere pubblici e non c'è mai stato nulla da fare. Alcune settimane fa, alla presentazione della Riforma, li ho chiesti all'assessore Stocker davanti a cento persone e lei mi ha detto che sì, ce li avrebbe forniti. Poi il dietrofront. Ci vogliono presentare macroaree e macrodati, ma quelli che servono a capire». E intanto domani - alle 14, a poche ore dall’udienza in Tribunale - l’assessore Stocker e Pasdera illustreranno le metodologie adottate nello svolgimento dello studio. Ma i medici ribattono: «Non ci servono metodologie ma dati interpretabili. I macrodati generici possono produrre solo tagli lineari che colpiscono tutte le risorse, proprio quello che Pasdera non vuole». Il direttore dell’Asl - Andreas Fabi - spiega che la dicitura "macroaeree" presenta dati interessanti. «I medici avranno in mano dati chiari. Ma non scorporati per singoli reparti ed ospedali perchè non vogliamo scatenare una guerra tra primari ed una guerra tra Bolzano e la periferia». L’Anaao: «Dati inutili».













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