Memc, il corteo sotto la neve / Foto
Centocinquanta lavoratori della fabbrica hanno partecipato alla manifestazione di protesta lungo le strade di Merano
Sotto la neve 150 operai della Memc (meno di un terzo di quelli che da un anno sono senza lavoro e quindi in cassa integrazione) hanno partecipato al corteo di protesta che, partito dal lido di Lana (con un trattore caratterizzato dai manifesti e dagli slogan) è giunto fino in piazza Teatro creando non pochi disagi al già complicato traffico cittadino.
Un misto di rabbia e di speranza ha caratterizzato l'ennesima protesta. Rabbia perché da 12 mesi sono in cassa integrazione con stipendi ridottissimi «che impediscono una vita dignitosa» e perché ancora non si intravedono soluzioni alla vertenza dello stabilimento di Sinigo. Speranza perché, proprio alla vigilia del corteo, da Roma è arrivata una convocazione dei sindacati e della direzione aziendale da parte del ministero per la giornata del 19 dicembre.
Fondamentale, per sbloccare la situazione è la firma delle norme di attuazione relative al decreto sulle aziende energivore: su questo punto hanno insistito sindacalisti e portavoce della protesta.