Menù da gourmet I consigli di tre chef per il pranzo di oggi

Chris Oberhammer, Christian Pircher e Giovanni Togni presentano asparagi bianchi, verdi e gustose carni


di Angelo Carrillo


BOLZANO. Pasqua gourmet all’insegna dei prodotti di stagione e del territorio.

I consigli degli chef altoatesini per questa Pasqua ci riportano alle origini con tre chef: Chris Oberhammer del “Tilia” di Dobbiaco, Christian

Pircher del “Kirchsteiger” di Foiana e Giovanni Togni del “Patzenfeld” di Sesto.

Piatti semplici spesso rivisitati dal mondo ricco e goloso della tradizione.

Prodotti contadini quasi a chilometro zero.

E’ questo il trend dell’anno.

Cominciamo allora a chiedere alla sorpresa del 2014 cosa metterà in tavola oggi.

Andiamo prima a parlare con Chris Oberhammer, lo chef di Dobbiaco che in tre anni ha riconquistato la stella Michelin nel suo spettacolare “Tilia” il cubo di acciaio e vetro appollaiato nel parco dello storico Grand Hotel di Dobbiaco e che guarda alla tradizione, con fantasia naturalmente.

In tavola oggi metterà una caponata di verdure con tartufo primaverile e due aceti.

Un piatto semplice che pesca nella tradizione del sud Italia e la traduce nel linguaggio delle Dolomiti.

Segue un tortino di parmigiano ripieno di asparagi bianchi su una fonduta di erba cipollina; poi il classico capretto al forno con patate gratinate e un sorbetto di panna acida e per dessert un riso al latte alla vaniglia di Tahiti e fragole.

Le scelte risentono della recente collaborazione di Oberhammer con Thomas Spornberger di Termeno che gli prepara le erbe e la verdura fresca. Eccellente.

“A casa – spiega Chris Oberhammer – metterò in tavola un brasato o una spalla di agnello al forno con le verdure cotte insieme per avere un po’ di tempo per la famiglia”.

Dall’altra parte dell’Alto Adige, al “Kirchsteiger” sopra Lana - Christian Pircher - un altro chef giovane ma già affermato ha preparato un menù del tutto particolare per i suoi ospiti alternando creatività e sapori freschi e primaverili alle specialità del territorio e della stagione.

Si comincia con un parfait di avocado con gamberoni e sashimi di tonno; quindi un cappuccino di carote e zenzero con un “tirtl” di erbette, fagottini di erba orsina con ricotta di bufala e pomodorini datterini, il classico capretto con gli asparagi di Terlano salsa bolzanina e taccole e poi variazione di fragole e cioccolato su una crema catalana.

Insomma da acquolina in bocca.

Per chi, invece preferisce i piatti più tradizionali lo chef di Foiana prepara à la carte varie specialità con gli asparagi che proprio in questo giorni sono nel pieno della raccolta.

Ecco allora i tortelloni agli asparagi con il tradizionale prosciutto alle erbe.

Gli asparagi con la costata di vitello ma anche il salmerino con lo “spinacio” selvatico, il Buon Enrico - una vera rarità - servito con asparagi di Terlano e salsa al vino bianco.

L’ultimo consiglio andiamo a cercarlo a quota 1500 da uno dei più insoliti alberghi ristorante d’Italia.

Si tratta del “Caravan Park” di Sesto con il suo resort “Patzenfeld” che oltre ad essere stato eletto uno delle migliori soste per caravan d’Europa è anche un ristorante e albergo per gourmet.

Lo chef Giovanni Togni e il sommelier Mario Pargger hanno trasformato questo angolo di Dolomiti incantate in un vero e proprio rifugio per golosi.

Ecco allora lo speciale menù pasquale a base di asparagi bianchi e verdi con prosciutto alla brace (tra l’altro il Patzenfeld si è di recente dotato del famoso forno spagnolo Josper per le carni alla griglia) e salsa bolzanina, quindi tortelli all’aglio orsino ripieni con Roquefort di capra su una schiuma fior di latte.

Poi il tradizionale capretto nostrano dei contadini di Sesto con le patate novelle sempre dei contadini del posto e le verdure di stagione.

Si chiude con un tortino di cioccolato di vaniglia col cuore morbido su una crema chantilly.

“Certo niente vale come passare la Pasqua con i tuoi anche se a casa – spiega il sommelier Mario Pargger – ma anche li ci si può viziare, scegliendo magari qualche vino buono anche se semplice, una buona Schiava per gli antipasti, un Pinot Bianco per i primi e un pinot nero o un Lagrein per le carni più elaborate”.

Per una golosa pasqua alla portata di tutti.

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