Mensa scolastica, in 5 anni richieste cresciute del 70%

Iscritti quasi a quota 3.200. Da valutare la realizzazione di una seconda cucina Per quest’anno restano invariate le tariffe ed anche le rette delle materne



MERANO. La mensa scolastica comunale di via Toti è il più grande ristorante di Merano, produce centomila pasti all'anno ma non è in grado da solo di far fronte alla crescente domanda di servizio mensa scolastica, un numero di domande inarrestabile soprattutto dopo l'introduzione della settimana di lezioni su cinque giorni.

Alla fine dello scorso anno scolastico i pasti consumati dai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori della città erano 184 mila, quasi il doppio della capacità dell'impianto comunale. Dal 2010 al 2014 gli alunni iscritti al servizio mensa sono aumentati del 70%, passando da 1.834 a 3.123 unità.

Siamo al punto che prima o poi la giunta Comune dovrà valutare la costruzione di una seconda cucina capace di raddoppiare la produzione di pasti. Anche perché rispetto agli 8 euro che oggi il Comune paga alle varie cucine convenzionate (Caritas, Opera Serafica, Gamperheim, Kimm e altri ancora) la produzione pasti in via Toti costa senz'altro meno. L'altra mattina il vicesindaco Andrea Rossi assieme alla direttrice dell'ufficio scuola comunale Alice Bertoli hanno presentato la situazione e annunciato alcune novità. La prima riguarda le scuole medie Obermais: gli 80 studenti delle medie tedesche di via Cavour pranzeranno negli spazi messi a disposizione dal Pastor Angelicus grazie a un accordo con Burgraviato mentre i pasti arriveranno dalle cucine di via Toti.

La sala mensa allestita lo scorso anno dal Comune dentro il vecchio municipio di Maia Bassa in via Toti da quest'anno servirà oltre alle elementari Erckert anche le scuole medie Negrelli, seguendo il principio del doppio turno. Gli alunni delle elementari Pascoli pranzeranno nella sala mensa riattivata all'interno dell'edificio di proprietà della chiesa evangelica.

«Prima di pensare alla costruzione di una seconda cucina scolastica comunale - ha detto Andrea Rossi - dobbiamo cercare di fare un ragionamento con le scuole per evitare di concentrare tutti i rientri in due soli giorni alla settimana, il martedì e il giovedì. Se una parte delle scuole cambiassero i giorni di rientro, ad esempio al mercoledì e al venerdì o al lunedì, noi riusciremmo a spalmare molto meglio la produzione dei pasti nell'arco della settimana. Oltre alla preparazione dei pasti un tema resta anche il reperimento delle sale mensa, delle quali oggi solo poche scuole sono dotate».

Tariffe e rette. Buone novità sono in arrivo per le famiglie sul fronte dei costi da affrontare per il servizio mensa scolastica e frequenza delle scuole materne comunali.

Tutte le tariffe rimarranno invariate rispetto allo scorso anno. Alunni delle scuole elementari e medie pagheranno 3,60 euro a pasto (2,40 euro per redditi di 21 mila euro Durp applicati a una famiglia di 4 persone), quelli delle superiori 4,80 euro (3,60 con lo sconto Durp).

La tariffa piena viene pagata dal 45 per cento delle famiglie nel primo caso, dal 36% nelle superiori. Invariate rispetto al 2014 anche le rette delle scuole materne: 76 euro al mese per il tempo normale, 90 euro per il tempo prolungato. Anche in questo caso ci sono sconti per le famiglie in difficoltà. (rog)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

la storia

Giorgia Cantisani, in Francia per studiare i segreti del cervello

Il nuovo "spazio" del nostro giornale per raccontare i giovani. La ricercatrice bolzanina, 32 anni, lavora a Parigi, dipartimento  di Scienze cognitive: «Tornare in Italia? Se ci sarà l’occasione. Ho nostalgia di Bolzano e appena posso vengo a trovare i miei genitori»


Antonella Mattioli

Attualità