Mense scolastiche, pollo e tacchino macellati all’islamica

Il Comune: «Ci riforniamo da una grande aziende italiana, che ormai fornisce solo carne “halal”». Unitalia polemica


di Massimiliano Bona


BOLZANO. A lanciare il sasso, con un’interrogazione, è stato il consigliere comunale di Unitalia Gianfranco Piccolin: «Nelle mense scolastiche di Bolzano pare venga servita, all’insaputa di ragazzi e genitori, carne Halal, cioè proveniente da animali macellati secondo i dettami islamici». In serata poi è arrivata una parziale conferma da parte di Matteo Faifer, direttore della ripartizione servizi alla comunità locale.

«I würstel di tacchino e pollo vengono acquistati da una delle maggiori aziende italiane del settore (e non da una macelleria islamica, come ipotizzava Unitalia ndr) che fornisce un prodotto con una copertura di mercato più ampia possibile. Essendo seguito il metodo Halal, infatti, i würstel possono essere mangiati, indifferentemente, da bambini islamici, cattolici e di altre fedi religiose. La scelta non è del Comune ma della grande distribuzione che serve migliaia di scuole in tutto il Paese».

Piccolin non condivide affatto questa decisione: «La macellazione islamica viene pesantemente criticata per le inutili sofferenze causate agli animali, costretti a rimanere coscienti durante il proprio dissanguamento e perché contraria alle norme legislative e sanitarie che regolano la macellazione in Italia, tanto che l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) ha promosso nel 2011 una petizione popolare per l’abolizione di questa pratica inaccettabile». Faifer replica anche su questo punto: «Non risponde al vero nemmeno che gli animali restano coscienti».

Piccolin ne fa una questione di (mancato) rispetto della cultura occidentale. «La notizia, se confermata, rappresenterebbe il culmine di quell’atteggiamento nichilista e autodistruttivo nei confronti della nostra cultura, ma anche religione e tradizione. Ci si prodiga per tutelare i diritti dei cosiddetti “nuovi” cittadini”, al punto da non farsi alcuno scrupolo nel calpestare i diritti degli autoctoni, gli italiani».

A differenza di quanto teme Piccolin la carne, in ogni caso, non è di provenienza dubbia. «Il nostro fornitore - ribadisce con fermezza il dirigente comunale Faifer - è lo stesso di migliaia di altri Comuni italiani. Anche per questo non lo ritengo affatto un caso». Sulla qualità di quanto viene servito sulle tavole delle mense scolastiche è disposto a mettere la mano sul fuoco anche il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli: «Non so quale carne servano nelle mense, ma so che bisogna seguire criteri di qualità molto rigidi . Chi non li segue risponde e paga».

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