«Mercatini Bolzano», è bufera sul logo  di una società torinese 

L’Azienda di Soggiorno ha avviato una verifica legale  sull’azienda che ha vinto l’appalto nella città della Mole


di Alan Conti


BOLZANO. Mercatini di Bolzano. Scritta bianca su campo nero e il profilo del Monumento alla Vittoria come logo. È la scelta di un'azienda con sede al civico 17 di via Marie Curie a Bolzano che ha vinto un bando provvisorio per la realizzazione del mercatino di Natale di Torino. Un evento da circa 510.000 euro dal primo dicembre al 14 gennaio che ha attirato l'attenzione del senatore Stefano Esposito. Il parlamentare Pd, torinese anche lui, ha ravvisato dei legami con la società «Buongiorno Italia» che ha aperto un contenzioso legale con il Comune di Torino per l'ultima edizione delle bancarelle natalizie nella città sabauda. Accuse da dimostrare che, tuttavia, riguardano la realtà piemontese ma desta curiosità l'irrompere sulla scena del marchio bolzanino. L'accostamento tra i Mercatini e il Monumento alla Vittoria è singolare, ma nella sede di via Curie in Zona Industriale è impossibile trovare qualcuno della società. Nessun riferimento sui campanelli per un nome che suona nuovo anche ai titolari delle tante aziende che operano nella palazzina. «Mai sentiti prima», la risposta standard. Possibile che «Mercatini di Bolzano», nata da poco, non sia ancora conosciuta ma, di certo, se qualche bolzanino desidera trovarla non è in grado di farlo. Così chiamiamo direttamente l'ufficio stampa della società. «Purtroppo tutti i nostri collaboratori in questo periodo sono in via Garibaldi a Torino» rispondono. «Siamo un coworking tra le due città». Chiediamo comunque una spiegazione alla scelta di accostare un "brand" come il Mercatino al Monumento alla Vittoria. «Non vediamo cosa ci sia di strano, è un simbolo della Bolzano popolare e dovreste essere fieri che un simbolo della vostra città sia esportato in altre realtà italiane. È un chiaro rimando al mondo artigianale altoatesino e trentino che sono il cuore del nostro Mercatino». Popolare sì, ma non certo per tutti. Una buona fetta della popolazione, soprattutto di lingua tedesca non lo ritiene tale e, anzi, lo mal sopporta. Resta, tuttavia, una cosa ben distinta dal Mercatino di piazza Walther. Perché non usare una tradizionale bancarella «Non credo sia possibile andare a fare le pulci su una scelta di marketing. Siamo autorizzati a farlo e pertanto lo facciamo». Tornando al Natale, comunque, "Mercatini di Bolzano" ha mai preso contatti con l'Azienda di Soggiorno altoatesina che il Mercatino di Bolzano, quello originale, lo organizza «Ancora non possiamo dire nulla. Sveleremo tutto in occasione della conferenza stampa di presentazione. A Torino. Possiamo solo dire che ci avvaliamo di professionisti con esperienza nel settore dei Mercatini». L'Azienda di Soggiorno, dal canto suo, rivela di non aver mai avuto nessun colloquio con la società e ha dato mandato ai suoi legali di verificare se l'utilizzo del nome evocativo di "Mercatini di Bolzano" sia regolare e non possa arrecare dei problemi di immagine al prodotto "originale".













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