Mercatino, varchi presidiati con i mitra

Clima surreale per una festa natalizia, ma l’uccisione dell’attentatore a Milano aumenta il rischio di ritorsioni sugli agenti


di Alan Conti


BOLZANO. La festa del Natale, quella in cui tutti sono più buoni, a Bolzano è presidiata dai poliziotti con il mitra in mano dietro a transenne e blocchi di cemento. Le prime luci che i turisti vedranno del Mercatino di piazza Walther sono quelle dei lampeggianti delle pattuglie della polizia che controllano le strade di accesso. È surreale il clima in via della Posta, via Alto Adige e via Stazione. Le casette e le canzoni delle festività sono nascoste dietro le grate. Qualcosa che i bolzanini non avevano mai visto e che hanno commentato con qualche critica. «Le misure di sicurezza straordinarie per il Mercatino le ho decise io e me ne prendo tutte le responsabilità. Non possiamo permetterci di correre alcun rischio alla luce di quanto accaduto a Nizza e Berlino. Si tratta di un piano commisurato al rischio» chiarisce il questoreLucio Carluccio in occasione della presentazione del bilancio annuale dell'attività della polizia. A fronte di un piano che già prevedeva l'uso di unità operative di primo intervento, tiratori scelti, artificieri pronti ad entrare in azione e poliziotti in borghese, il coordinamento della prefettura ha deciso di presidiare gli accessi alla piazza. «Sono pre controlli per consentire un avvicinamento in piena sicurezza all’area del Mercatino. Di fatto la vera novità operativa è questa, al di là della rimodulazione del traffico».

Gli autobus fino al 6 gennaio non arriveranno in piazza. «I cittadini comprenderanno questo piccolo disagio. Noi abbiamo il dovere di garantire la massima sicurezza», prosegue Carluccio, «Via Alto Adige, per esempio, è esattamente perpendicolare alla piazza. In questo modo abbiamo un controllo più efficace». I fatti accaduti ieri a Sesto San Giovanni, con l’uccisione dell’attentatore di Berlino Anis Amri da parte di due agenti della squadra volante del locale commissariato, non aiutano. Il pericolo di ritorsioni verso gli agenti si è innalzato contribuendo ad aggiungere tensione. Il rischio, però, è che un simile dispositivo snaturi la manifestazione. «Ci tengo a ribadire», riprende Carluccio, «che il Mercatino non è assolutamente cambiato rispetto a prima. All’interno della piazza tutto è identico e non ci sono particolari motivi per preoccuparsi. Io stesso porterò la mia famiglia tranquillamente. Capisco i timori dei commercianti, ma si tratta solo di una misura aggiuntiva rispetto ad un piano già predisposto fin dal primo giorno di manifestazione». Le deviazioni dei bus, infine, hanno causato qualche rallentamento e code. Disagi previsti fino alla giornata di Santo Stefano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità