Metro-bus per collegare Bolzano e Oltradige

Verranno realizzate corsie preferenziali: il tram solo nel tratto cittadino. Costo: 120 milioni


Mirco Marchiodi


BOLZANO. Tramonta almeno in parte l'idea del tram per l'Oltradige, ma il collegamento veloce si farà: il modello elaborato dall'assessorato provinciale alla mobilità è quello del "MetroBus", ovvero un sistema di corsie preferenziali e semafori intelligenti per realizzare una sorta di tram su gomma. Passo decisivo verso la realizzazione del collegamento verso l'Oltradige. Assieme ai professori Ciurnelli (università di Venezia) e Capelli (Bologna), l'ufficio mobilità della Provincia ha elaborato quella che in casa Svp viene giudicata come la soluzione definitiva: un sistema combinato tra autobus e tram.

I BOCCIATI. Scartati i due progetti presentati da Leitner (minimetro) e Doppelmayr (funivia). La funivia era già stata bocciata da Durnwalder, il minimetro è stato accantonato perché poco adatto alla conformazione dei paesi dell'Oltradige. Meglio puntare su un mezzo più flessibile, che permetta anche di modificare il percorso in corso d'opera.

IL METROBUS. Questo mezzo più flessibile è l'autobus. Non quello tradizionale, ma quello che in Francia o Svizzera viene chiamato "MetroBus", una sorta di tram su gomma. Oltre alla modernità dei mezzi (veicoli ibridi che possono trasportare fino a 220 persone), la vera novità è il percorso dedicato: l'idea è quella di creare - allargando la strada attuale - una corsia preferenziale per il bus che verrebbe gestita elettronicamente attraverso semafori e precedenze "intelligenti".

LA SOLUZIONE. La soluzione proposta è ibrida: "Metrobus" nel tratto dall'Oltradige fino a Ponte Adige - dove è prevista la realizzazione di una grande stazione intermodale -, tram nel tratto cittadino da Ponte Adige fino alla funivia del Renon passando per l'asse viale Druso-piazza Verdi-piazza Stazione. Il cadenzamento è di un metrobus ogni quarto d'ora e di un tram ogni 7 minuti e mezzo. Tradotto in capacità di trasporto, questo significa che dall'Oltradige potranno essere trasportate a Bolzano 900 persone all'ora, mentre nel tratto cittadino la capacità sarà raddoppiata.

LINEE DI SUPPORTO. Bocciata, per ora, la seconda linea del tram prevista dal piano della mobilità comunale. In compenso, invece che da Ponte Adige il tram partirebbe da Terlano e la linea ferroviaria Merano-Bolzano verrebbe allungata con la fermata a Casanova. Ci sarebbe poi una seconda linea di Metrobus tutta cittadina che da Ponte Adige proseguirebbe per via Castel Firmiano, raggiungerebbe l'ospedale, proseguirebbe per via Vittorio Veneto, Gries, Corso Libertà e da Ponte Talvera arriverebbe in piazza Stazione e infine alla funivia del Renon.

TEMPI E COSTI. Trovata l'intesa a livello di Svp, ora bisogna proseguire coi passaggi formali. Realisticamente l'accordo tra Provincia e comuni interessati (Bolzano, Appiano e Caldaro) non arriverà prima di 4-5 mesi. Poi si potrà passare alla realizzazione. Per il "Metrobus" basterebbero 18 mesi, per il tram cittadino i tempi sono molto più lunghi e legati anche alla necessità di spostare cavi e tubature perché sotto i binari non possono correre le condotte. Da qui l'ipotesi, che in Comune non piace ma che a livello di circondario viene considerata più realistica, di fare un percorso "Metrobus" lungo tutto il tracciato rinunciando al tram. Ci sarebbe anche un vantaggio economico: la soluzione attuale prevede 41 milioni di spesa per il Metrobus e 80 per il tram. La metà rispetto al progetto iniziale che sarebbe costato oltre duecento milioni. Economicamente è fattibile, ma chi pagherà il conto finale è ancora tutto da definire.

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