Metrobus, ora arriva la seconda linea 

Dalla Zona in Centro. Fortemente voluta dal sindaco Caramaschi. Quattordici fermate per collegare le aree produttive al resto della città Si parte da via Buozzi poi via Grandi, ponte Roma, piazza Adriano, corso Italia, piazza Mazzini, corso Libertà per raggiungere infine la stazione 


Paolo Campostrini


Bolzano. Messo nell'angolo il tram, sarà l'impresa infrastrutturale dei prossimi tre anni. "Ho già destinato i fondi ed è stata inserita nel piano della mobilità sostenibile. Siamo pronti ad avviare la pratica" dice il sindaco. Si tratta della seconda linea metrobus. Quando verrà conclusa Bolzano sarà segnata da una croce nel suo tessuto urbano: la prima, già operativa, va dritta da Ponte Adige alla Stazione, percorrendo l'asse di via Druso in verticale; la seconda la intersecherà, partendo dalla Zona più profonda, andandosene per una rinnovata via Grandi, salendo su via Roma e viale Druso, per gettarsi a sua volta verso la stazione dopo aver percorso corso Libertà. Eccola la croce greca. Che fa il paio con la progettata, tracciata e definita ma ormai rigettata dal referendum seconda linea del tram, che avrebbe dovuto percorrere la stessa direttrice di penetrazione verso il centro attraverso la Bolzano nuova. In Comune giudicano questa infrastrutturazione della mobilità sostenibile un orizzonte strategico. Che sta a fianco del grande progetto inserito nell'Agenda Bolzano dopo l'intesa Kompatscher-Caramaschi a sua volta destinato ad alleggerire via Galilei proponendo i due assi paralleli via Grandi-via Siemens verso nord e viale Trento-tunnel ponte Roma-Arginale verso sud. "Senza questa seconda linea metrobus la risposta a fronte del traffico pendolare sarebbe parziale " insiste il sindaco. Che l'altro giorno ha visto il consulente del Pums Ciurnelli e l'assessore alla mobilità Stefano Fattor. Il tavolo riguardava il più vasto scenario legato alla riqualificazione dell'accesso sud alla Zona ma Caramaschi ha poi ieri rifatto il punto proprio ribadendo la necessità di una accelerazione anche sul fronte metrobus. All'interno di questa cornice di progetti complementari: 1) i nuovi assi via Grandi-viale Trento sono le fondamenta per fluidificare il traffico soprattutto privato in entrata e uscita così da sfruttare il prossimo sottopasso di via Einstein 2) la seconda linea metrobus è l'altro muro portante del disegno, mirato a sua volta allo sviluppo del mezzo pubblico.

Come si vede i due progetti si sostengono a vicenda. "Per questo l'avanzamento della linea due è strategico, e va perseguito prima che si arrivi alla cantierizzazione dell'asse stradale di via Grandi" conferma il sindaco. Il quale vede l'operazione dispiegarsi nell'arco di tre-quattro anni. Il percorso è stato già ampiamente studiato, d'altro canto. E prevede, per questa linea "verde" (è il nome prescelto ab initio) almeno 14 fermate . Che di distribuiscono da via Buozzi, via Grandi, ponte Roma, poi su verso piazza Adriano. corso Italia, Mazzini, corso Libertà, piegando poi verso il centro e la stazione. Proponendosi così di avviare la Zona a liberarsi dal lungo isolamento rispetto alla mobilità pubblica evitando a Bolzano sud di ricorrere sempre e comunque a quella privata. Questa nuova linea si rapporterà con un complesso di interconnessioni quasi tutte sostenibili che faranno della Zona un luogo carico di opzioni alternative all'auto: dalle nuove ciclabili che risalgono già adesso da via Siemens , riqualificate e in sicurezza, alle nuove stazioni della progettata linea ferroviaria per Merano che, una volta che le Ferrovie avranno concluso il raddoppio in tunnel sotto il Virgolo dei binari, avrà una serie di stazioni nei quartieri a ridosso della Zona così da potersi considerare una vera metropolitana di superficie. Senza contare le stazioni di bike-sharing che punteggiano tutto il quadrante, anche verso Oltrisarco. Per la linea due del metrobus sono state previste fermate molto funzionali agli interessi lavorativi e di destinazione dei pendolari: una in zona Twenty-Grandi, una a ponte Roma verso Oltrisarco, tutte le stazioni dei treni, gli incroci verso Don Bosco e naturalmente l'asse di via Roma-corso Italia. Il tracciato della linea sarà coordinato alle altre esigenze di traffico e non andrà ad incidere sui parcheggi esistenti e in via di studio, visto che lo spazio consente la convivenza dei reciproci interessi. E' certo che questa seconda linea, a croce rispetto alla prima, sarà supportata da bus con trazione ad emissioni zero integrale. In questa prospettiva, cioè con la costruzione dell'asse alternativo di via Grandi, ecco che via Galilei si prepara ad avere una identità futura sempre più ciclopedonale.













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