Mezzo chilo di cocaina insieme al bebè

La polizia arresta una coppia che riforniva gli spacciatori del quartiere. La droga tenuta in casa tra i giocattoli della figlia


di Susanna Petrone


BOLZANO. A Don Bosco la coppia era diventata il punto di riferimento per tutti gli spacciatori di cocaina della zona. E il “commercio” non si è fermato nemmeno con la nascita della loro bambina, che oggi ha tre mesi. Alla fine, però, la polizia ha notato il via vai dall’abitazione di via Glorenza 69. Pochi giorni fa, i neogenitori sono stati arrestati. Si tratta di Demokrat Cufallari, cittadino albanese di 35 anni, e Mihaela Florina Gealapu, cittadina romena di 24 anni. Complessivamente, sono stati sequestrati mezzo chilo di cocaina pura, 1.400 euro in contanti, e un bilancino di precisione. L’operazione è stata portata a termine dagli agenti della Squadra Mobile, coordinati da Giuseppe Tricarico e dai colleghi della Volante, coordinati da Andrea Canciani.

L’indagine. L’inchiesta è partita qualche settimana fa, durante un controllo di routine della Squadra Volante di Bolzano.

L’albanese, incensurato e da anni residente in Alto Adige, viene visto con dei noti spacciatori marocchini. Il suo comportamento insospettisce i poliziotti, che segnalano l’uomo alla Mobile. Viene dato il via a pedinamenti costanti. Lo straniero, assunto come dipendente per un’azienda di pulizie, frequenta diversi spacciatori nordafricani. Questi ultimi si recano spesso a casa sua, anche se in alcune occasioni è lo stesso Cufallari a rifornirli “direttamente” in via Resia, in zona industriale, in Piazza Tribunale, ad Appiano e Laives. Gli incontri sono sbrigativi: gli agenti hanno notato che il 35enne non si trattiene mai più di qualche minuto. Giusto il tempo della consegna.

La perquisizione. Qualche giorno fa, dunque, i poliziotti della sezione Anticrimine si recano a casa dell’albanese, che vive in via Gorizia al civico 69. Appena entrano la compagna si allontana e va nella stanzetta della figlia. E da lì, sul balcone, dove, in una scatola dei giocattoli viene nascosta la cocaina. Mentre l’albanese, che è insieme al fratello, cerca di perdere tempo, la romena mette la droga in un sacchetto e lo getta dal balcone. Non può sapere che sotto ci sono degli agenti in borghese che raccolgono tutto. Cufallari e la compagna vengono arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti, mentre il fratello dell’albanese viene denunciato per favoreggiamento.

L’accusa. La Squadra Mobile scopre così che quella coppia incensurata era diventata il “grossista” di Don Bosco. Tutti sapevano dove poter acquistare 30-40 grammi di cocaina pura, da rivendere sulla piazza cittadina. Complessivamente, sono stati sequestrati poco più di quattro etti di cocaina.

Una volta tagliata e rivenduta, avrebbe fruttato oltre 200 mila euro.

La coppia si riforniva a Milano, ma la droga arrivava dall’Olanda. La figlia di tre mesi è stata affidata ai servizi sociali. La polizia sottolinea che sta aumentando il fenomeno degli spacciatori “insospettabili”: «Abbiamo notato - conferma il dirigente della Mobile, Giuseppe Tricarico -, che sempre più persone incensurate decidono di spacciare per guadagnare di più, e in fretta». Il questore Lucio Carluccio si è complimentato con i suoi uomini per il lavoro svolto.

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