Midollo osseo, ematologia al top

Riconoscimento europeo al programma trapianti. Eseguiti 1.500 interventi



BOLZANO. Il reparto di ematologia e trapianto midollo osseo (Tmo) del comprensorio sanitario di Bolzano, diretto dal dottor Atto Billio, si conferma tra i migliori centri europei di alta specializzazione nella cura di leucemie, linfomi e mielomi.

Il programma trapiantologico, diretto da Marco Casini, coadiuvato dal team medico e dall’infermiera Verena Rossi, responsabile del sistema Qualità del programma, di recente ha ottenuto recentemente nuovamente due prestigiosi riconoscimenti a livello europeo: Jacie (Joint Accreditation Committee Isct & Ebmt) e nazionale del Centro Nazionale Trapianti del Ministero della Salute. Li aveva già acquisiti nel 2011.

Per il direttore generale Thomas Schael questa riconferma è «il riconoscimento dell’attività di eccellenza svolta dal reparto in questi anni nel campo dei trapianti di cellule staminali e frutto del notevole sforzo profuso da tutto il team dell’ematologia e Tmo come verificato da severi controlli periodici da parte di ispettori qualificati italiani ed europei».

Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (comunemente noto come trapianto di midollo osseo) è una complessa procedura terapeutica, che può permettere di ottenere guarigioni o almeno lunghe remissioni in alcuni tipi di leucemia acuta o cronica, di linfoma o di mieloma, in cui le terapie convenzionali non sono in grado di dare risultati soddisfacenti.

Esistono due tipi di trapianto: quello autologo e quello allogenico. In ambedue i casi la procedura inizia con una chemioterapia o radioterapia che, oltre a cercare di distruggere completamente la malattia, distrugge anche le cellule staminali emopoietiche normali (contenute appunto nel midollo osseo). Subito dopo è quindi necessario trapiantare al paziente altre cellule staminali emopoietiche (di midollo osseo) che vengono somministrate come una trasfusione e che rigenerano tutte le cellule del sangue.

Nel caso del trapianto autologo vengono reinfuse cellule precedentemente prelevate dal midollo del paziente stesso in una fase favorevole della sua malattia e preservate tramite congelamento. Nel caso del trapianto allogenico, invece, si reinfondono cellule fresche prelevate ad un donatore famigliare o ad un donatore volontario non parente, ma compatibile con il paziente per determinate caratteristiche genetiche.

Presso il reparto di ematologia dell’ospedale di Bolzano vengono eseguiti ambedue i tipi di trapianto: quello autologo dal 1986 e quello allogenico dal 1999. Da allora sono stati eseguiti più di 1200 trapianti autologhi e quasi 300 trapianti allogenici.

L’esperienza che i medici del reparto hanno acquisito, sia con frequentazione di importanti centri specializzati negli Stati Uniti, in Germania, in Italia e in Svezia, sia con la loro attività nel reparto di Bolzano, ha permesso di ottenere questi prestigiosi riconoscimenti. Per ogni tipo di informazione sui trattamenti sanitari il numero del reparto da contattare è lo 0471 908 807.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità