Migranti: verifiche su lingue e tradizioni 

Svp-Lega, programma quasi pronto. Si vuole chiudere il 3, il 5 arriva Calderoli Entra il riferimento alla famiglia tradizionale. Toponomastica, pressing Svp


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Dalle 9.30 alle 13. Pausa pranzo e di nuovo chiusi fino alle 18.30. Ma quando escono, le delegazioni di Svp e Lega annunciano «abbiamo definito i due terzi del programma». Che sarà di cento pagine per nove capitoli. Torna il sereno al tavolo delle trattative per la nuova giunta. L’incidente di percorso del disegno di legge taglia-senatori è stato risolto con l’annuncio che il senatore Roberto Calderoli, relatore del disegno di legge e «supervisore» della trattativa a Bolzano, incontrerà il 5 gennaio i vertici della Svp per presentare una soluzione. «È stato riconosciuto il principio dell’intesa tra Stato e Provincia», così spiega Kompatscher la ripresa delle trattative, interrotte la scorsa settimana. Ieri lunga discussione in cui di nuovo Svp e Lega hanno dovuto prendersi le misure sul tema dell’Europa, dibattuto a lungo. E poi il nodo della toponomastica, su cui la Lega non vuole perdere la faccia davanti all’elettorato italiano ma deve tenere conto del pressing della Svp, «azionista» di maggioranza della futura giunta.

L’accordo ci sarà. Nessuno ha intenzione di mandare tutto a monte. «Direi che abbiamo trovato l’intesa anche sui punti che consideravamo più complicati, come l’integrazione», riassume all’uscita l’Obmann Philipp Achammer.

I TEMPI. Le due delegazioni si sono date appuntamento per il 3 gennaio. «Conteremmo di chiudere quel giorno la parte del programma», riassume Kompatscher. Quello stesso giorno si potrebbe trovare l’accordo anche sulla composizione della giunta, «o nei giorni immediatamente successivi», anticipa Kompatscher. Il Parteiausschuss della Svp per il via libera potrebbe essere convocato lunedì 7 gennaio. Sabato 5 gennaio ci sarà l’incontro con Calderoli, ufficialmente sul disegno di legge sulla riduzione dei parlamentari, ma Calderoli dovrebbe arrivare a Bolzano il giorno prima per una riunione con gli eletti leghisti ed è evidente che il senatore è coinvolto al massimo livello nella trattativa: riceve le versioni aggiornate del programma in tempo reale ed ha un filo diretto con Achammer, che in questi giorni ha fatto da pontiere. Il voto in aula potrebbe essere convocato entro la metà di gennaio.

Kompatscher rivendica: «Rispetto alla scaletta che ci eravamo dati potremmo avere un ritardo di meno di una settimana». L’ex Obmann Siegfried Brugger ha tuonato ieri contro il coinvolgimento dell’Austria sul disegno di legge del taglio dei parlamentari. «Fuori luogo la richiesta di intervento per una proposta di legge che avrà quattro letture. Dobbiamo agire con quei canali solo in caso di necessità», ha dichiarato Brugger alla Rai, «Abbiamo sempre avuto una nostra forza nel trattare a Roma». Kompatscher, chiamato in causa, replica: «Non rimpiango nulla di quanto fatto».

I TEMI. Il ruolo dell’Europa anche nella difesa delle minoranze linguistiche e l’Euregio: le delegazioni di Svp e Lega ieri hanno discusso di nuovo su questo, che resta uno dei punti più divisivi. Integrazione dei migranti: la Lega chiede una stretta. Il punto di incontro con la Svp era già pronto. La legge che vincola prestazioni secondarie di welfare alla frequentazione di corsi di lingua e di integrazione. Le misure entreranno in vigore da gennaio. Nel programma queste nuove misure verranno ribadite con un rafforzamento del concetto di rispetto dei valori occidentali e di verifica della frequentazione dei corsi. La Lega sarebbe riuscita anche a ottenere un riferimento alla «famiglia tradizionale», argomento caro a una parte del Carroccio nazionale. Sulla toponomastica l’accordo è complicato. Kompatscher ieri ha confermato che la norma di attuazione congelata resta nell’orizzonte della Svp. La Lega non sembra disposta a mettere nero su bianco questo impegno. Nella riunione di ieri è stato chiarito che la Svp non ha intenzione di aspettare la sentenza della Corte Costituzionale, che sicuramente boccerebbe la legge provinciale sulla toponomastica del 2012. È stato deciso che nel programma entrerà l’impegno di affrontare il tema. Riassume Massimo Bessone (Lega): «Ne parleremo nel corso della legislatura, ma vorrei fare il meno possibile». Sui nomi degli assessori, nessuna novità. Nella Lega partita aperta per due posti tra Bessone, Rita Mattei e Giuliano Vettorato. E nella Svp, tra Gert Lanz e Maria Hochgruber Kuenzer.

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