Minimo vitale, a Bolzano la spesa sale del 20%

Prestazioni per 10 milioni: richieste in aumento per via dei disoccupati



BOLZANO. La crisi ha colpito l'economia, ma ha colpito forte anche le famiglie più povere. Dopo il boom del 2009, anche nel 2010 è proseguito il trend di crescita della spesa provinciale per gli aiuti sociali, derivante in gran parte dall'aumento dei disoccupati. È quanto emerge dagli ultimi dati forniti dall'assessore alle politiche sociali Richard Theiner ad un'interrogazione del consigliere provinciale dei Freiheitlichen Pius Leitner.
MINIMO VITALE. Nei primi sei mesi del 2010 hanno ottenuto l'assegno per il minimo vitale 3.501 persone. Complessivamente sono stati spesi 5,03 milioni. I dati definitivi per tutto l'anno non sono ancora disponibili, «ma - spiega il direttore dell'ufficio provinciale distretti sociali Luca Critelli - per il secondo semestre è realistico stimare una spesa in linea con il primo». Complessivamente si tratterebbe di una spesa annua di dieci milioni contro gli 8,4 del 2009. «L'aumento - conferma Critelli - si attesterà attorno al 15-20%». Questo incremento è da ricondurre in particolare all'aumento dei disoccupati: «Gli aiuti a chi perde il lavoro - prosegue Critelli - hanno durata limitata e nel 2010 abbiamo avuto molti casi di persone che sono rimaste senza stipendio e senza sussidio e che quindi sono scese sotto il reddito del minimo vitale». È straniero il 44,7% dei richiedenti (il 39,8% extracomunitario) a cui nel primo semestre sono stati elargiti circa 2,1 milioni, il 42,3% del totale.
SUSSIDIO CASA. Nel 2010 i contributi per il sussidio casa sono stati pari a 30,5 milioni (dato complessivo annuale): il 22,5% ad altoatesini di lingua italiana, il 39,82% ad altoatesini di lingua tedesca, lo 0,89% a ladini e il 36,8% a cittadini stranieri (34,2% extracomunitari). Rispetto al 2009, sono stati spesi circa quattro milioni in meno.
LOCAZIONI. Gli aiuti provinciali relativi alla locazione e alle spese accessorie (prestazione sociale simile al sussidio casa) ammontano a 4,8 milioni per il solo primo semestre e saliranno dunque a circa 10 milioni a consuntivo per l'intero 2010, andando a "mangiare" buona parte del risparmio sui minori contributi a titolo di sussidio casa. Dei 4.266 beneficiari, il 47,2% era straniero: a loro sono andati oltre 2,5 milioni, il 52,6% della spesa totale.
INVALIDI CIVILI. L'assegno per gli invalidi civili nel 2009 è stato versato a 5.785 cittadini Ue e 360 extracomunitari per una spesa complessiva di 41 milioni di euro. Nel 2010 (ma i dati si fermano a novembre), i beneficiari sono scesi a meno di seimila (5.438 cittadini Ue e 434 extracomunitari) per una spesa complessiva di 32,5 milioni.
AIUTI PREVIDENZIALI. In questa categoria rientrano gli assegni familiari della Regione, la pensione delle casalinghe e il contributo regionale per chi è in mobilità. Nel 2008 la spesa complessiva è stata di 26,8 milioni (26,2 per l'assegno familiare, 455 mila per la mobilità e 72 mila per la pensione delle casalinghe), nel 2009 è salita a 29,7 milioni (di cui 27,8 milioni per assegno familiare e 720 mila euro per la mobilità). A queste cifre vanno aggiunti la spesa provinciale per l'assegno familiare (13,7 milioni nel 2008 e 16,3 nel 2009), i 183 milioni stanziati sempre dalla Provincia per l'assicurazione per la non autosufficienza e 2,2 milioni di aiuti statali (nel 2008 erano stati 2,5) a titolo di assegno familiare e assegno maternità.

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