BOLZANO, LA TRATTA DEI DISPERATI

Minorenni clandestini afghaninascosti sotto un camion

Finisce male il viaggio della speranza: scoperti in un'area di servizio. Avvertiti grida e rumori provenire dall’interno di un camion frigo


Mario Bertoldi


BOLZANO. Il viaggio della speranza, questa volta, è finito all’interno della caserma «Guella» di Laives. E’ la storia di due giovani immigrati clandestini che sono entrati in Italia nascosti all’interno di un box di servizio di un tir tedesco diretto in Svezia. A dare l’allarme è stato ieri mattina Massimo Scremin, un dipendente della A22 con compiti di controllo e manutenzione delle aree di servizio. Ieri poco dopo le 7 ha avvertito grida e rumori provenire dall’interno di un camion frigo parcheggiato.

Immediata la segnalazione fatta pervenire al centro operativo dell'autostrada a Trento. Massimo Scremin ha subito capito cosa stesse accadendo e ha chiesto che sul posto intervenisse rapidamente anche un’ambulanza del 118. In effetti all’interno del box esterno di servizio del tir, nascosti dietro un primo strato di pallets, sono stati trovati i due giovani clandestini di probabile origine afghana. L’allarme è scattato nell’area di servizio Laimburg Est ove il camionista del tir, carico di arance, aveva deciso di fare una rapida sosta, dopo la notte trascorsa in un parcheggio nei pressi di Affi. La posizione dell’autista non è è risultata limpidissima. L’uomo è caduto in qualche contraddizione affermando che già nel corso della notte aveva sentito rumori e lamenti provenire dal box in questione. Aveva però preferito non intervenire in quanto timoroso di quanto sarebbe potuto accadere. Giunto nell’area di servizio di Laimburg l’uomo avrebbe però chiesto l’intervento delle forze dell’ordine solo dopo la segnalazione dell’addetto della A22 Massimo Scremin. Ai due presunti afghani non è stato permesso uscire all’aperto.

I carabinieri, giunti sul posto con un paio di pattuglie, hanno preferito non correre rischi e hanno scortato il camion frigo sino al casello di Bolzano sud e poi, lungo la statale, sino alla caserma «Guella» di Laives. Solo all’interno della caserma il camion è stato aperto ed è stato permesso ai due ragazzi (entrambi sui 20 anni) di tornare alla luce del sole. Erano visibilmente scossi, impauriti ed intirizziti. Sono stati visitati dai sanitari del 118. Le loro condizioni sono risultate soddisfacenti. Il loro destino è finire in un centro di prima accoglienza ed essere espulsi. Nel frattempo i carabinieri hanno effettuato una serie di accertamenti dai quali è emerso che il tir in questione aveva caricato casse di arance in Grecia. Prima dell’imbarco in direzione di Ancona sarebbe stato controllato dalla polizia ellenica. Tutto era risultato in regola.













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