Monte Elmo-Croda Rossa: collegamento “svelato”

A Sesto Pusteria una serata pubblica ha analizzato nel dettaglio il nuovo progetto. La platea ha sentito le ragioni della società titolare ma non tutti sono convinti


di Aldo De Pellegrin


SESTO PUSTERIA. Davanti ad una platea numerosa, attenta e interessata anche se non del tutto convinta, come sempre accade da diversi anni a questa parte quando si parla di impianti e collegamenti sciistici, il nuovo progetto del collegamento sciistico tra le aree di Monte Elmo e della Croda Rossa elaborato dalla Sextner Dolomiten SpA, è stato presentato al pubblico l’altra sera nella sala grande della Casa Sesto, a Sesto Pusteria. Si parla, a ragione, di nuovo progetto in quanto il progetto precedente, sul quale pende tuttora un ricorso ambientalista al Tar di cui si attende ormai solo la pubblicità della sentenza, è stato completamente rivisto e modificato. Modificato anche in virtù delle veementi proteste ambientaliste che hanno incontrato, in parte, anche la condivisione voluta o forzata della società impiantistica. Che quindi ha di conseguenza elaborato il nuovo progetto, come ha avuto a sottolineare nel suo intervento anche il sindaco di San Candido, azionista per il suo comune nella società impiantistica presieduta da Franz Senfter.

Il nuovo progetto continua a prevedere i due nuovi impianti di risalita, con rispettive piste di discesa, che collegheranno le due montagne attraverso la località in quota dell’Orto del Toro partendo dal versante Kristler dell’Elmo per giungere alla stazione a valle della pista Signaue. Solo che lo faranno con un tracciato sostanzialmente nuovo che, abbassandosi sensibilimente, salvaguarderà del tutto sia l’ambiente storico rurale della località Negersdorf, come pure eviterà anche l’attraversamento del rio Villgrater. Ma non solo: infatti l’abbassamento della quota della stazione a valle sul versante dell’Elmo consentirà anche di salvaguardare i due preziosi biotopi, il Langbödenle Moos e lo Seikofl, interessati invece dal progetto abbandonato.

Allo stesso modo, sempre secondo l’esposizione dei tecnici e degli esperti che hanno partecipato alla redazione dei progetti o che li hanno commentati nella serata, per mezzo della costruzione di attraversamenti sicuri, in grado di sopportare sia eventuali inondazioni o esondazioni come pure l’erosione naturale, è stata migliorata e resa ancora più sicura, sia per gli sciatori che per i possibili effetti sull’abitato di Moso, anche la pista di discesa che dall’Orto del Toro scende fino alla stazione a valle della pista Signaue.

E’ stato inoltre ribadito che il progetto, di collegamento fra Monte Elmo e Croda Rossa, di cui ormai si parla da anni, rappresenta anche l’unica via per il rilancio dell’attività sciistica a Sesto e in Alta Pusteria, oltre ad essere indispensabile per il futuro collegamento con il Comelico e per togliere traffico motorizzato dal fondovalle.

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