MONUMENTI A BOLZANODuce, accuse dal centrosinistra a Spagnolli e Tommasini / Forum - Sondaggio

Su Spagnolli e sugli assessori provinciali del Pd l'accusa di adeguarsi. Ieri bordate di critiche contro il sindaco, in giunta e da esponenti della maggioranza
FORUM Duce a cavallo: come giudicate l'atteggiamento degli assessori e amministratori italiani?


Francesca Gonzato


BOLZANO. Accuse a Durnwalder, Spagnolli, Tommasini e Bizzo. Ce n'è per tutti nella bufera sulla decisione di coprire con un vetro opaco il Mussolini a cavallo di piazza Tribunale.
La decisione di ignorare la cinquina di finalisti del concorso di idee e risolvere («provvisoriamente») il problema è stata presa lunedì in giunta provinciale alla presenza del sindaco Luigi Spagnolli. Durnwalder, motore di quella scelta, viene accusato di un dirigismo sempre più spinto. Su Spagnolli e sugli assessori provinciali del Pd l'accusa di adeguarsi. Ieri bordate di critiche contro il sindaco, in giunta e da esponenti della maggioranza. Già lunedì l'assessore alla cultura Patrizia Trincanato si era dichiarata delusa e irritata. Con l'eccezione della Svp, in Comune era piaciuto uno dei progetti finalisti, la scritta di Hannah Arendt «nessuno ha il diritto di obbedire» in lettere metalliche calate davanti al bassorilievo (proposta di Arnold Holzknecht e Michele Bernardi). Cassata insieme alle altre quattro. Trincanato ieri ha contestato Spagnolli, insieme a Chiara Pasquali (Pd) e Luigi Gallo (Prc). Chiara Pasquali sottolinea: «Quella di Spagnoli non è l'indicazione della giunta». Il vicesindaco Klaus Ladinser (Svp) è tra i favorevoli allo spostamento del Duce a cavallo, ma lo stile di Palazzo Widmann avrebbe infastidito anche lui. Ladinser si limita a commentare: «Come soluzione provvisoria può andare». Le tensioni nel Pd erano iniziate lunedì sera durante la seduta della segreteria, quando Christian Tommasini, Roberto Bizzo e Spagnolli hanno presentato la decisione. Andrea Felis (consigliere comunale) chiarisce: «Questa soluzione non ci piace. Insisteremo per cambiare. Ci può essere un vetro trasparente e la frase di Hannah Arendt». Ancora Chiara Pasquali: «C'è stato un concorso. Ora si decide di ignorarne i risultati con una soluzione buttata lì».
Spagnolli ieri ha ribadito la propria linea: «Se nessuna delle proposte del concorso risolveva i problemi, bene ha fatto il presidente Durnwalder a proporre una soluzione provvisoria diversa». Poi la battuta: «Il Mussolini starebbe benissimo all'ippodromo di Maia. Il sindaco Januth potrebbe accoglierlo». Tensione anche in maggioranza, riunita ieri pomeriggio. Sandro Repetto (Udc) prima della riunione ci va pesante: «Spagnolli è il sindaco, non il federale di Bolzano. Su un tema così non può permettersi di decidere senza ascoltarci». Guido Margheri (Sel), critico anche sul convegno dedicato al terrorismo, parla di «Durwalder e Spagnolli pericolosi apprendisti stregoni» e di un «atteggiamento irresponsabile». Brigitte Foppa (capogruppo dei Verdi), che ha chiesto ieri una discussione in consiglio comunale sul tema poi rinviata a domani, accusa: «I monumenti fascisti vanno spiegati, non coperti. Spagnolli ha dato un via libera che non ci rappresenta. Il comportamento del Pd non è accettabile». Riccardo Dello Sbarba (Verdi) legge così il momento: «Il Pd è desolante. Si comporta come Don Abbondio, subendo il comportamento di Durnwalder. Non capiscono che quello del presidente non è più il consueto pragmatismo, ma la prepotenza di chi si sente accerchiato e umilia chi non la pensa come lui. Hanno dato uno schiaffo alla giuria e alle persone che avevano creduto al concorso di idee, alla possibilità di confrontarsi sulla storia». Anche Tommasini rivendica la propria scelta: «La giuria non ha tenuto conto del bando, che prevedeva la copertura del Mussolini a cavallo. Quella era la mediazione raggiunta per evitare lo spostamento». (fr.g.)

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