Morti in moto: torna «No credit»

L’aumento dei decessi (15 nel 2013) ha indotto la Provincia a trovare i fondi



BOLZANO. Dopo tre anni di stop torna la campagna di sensibilizzazione "No Credit" contro gli incidenti in moto. Lo ha deciso ieri la giunta provinciale sulla scorta dei dati dell'ultimo anno, che ha fatto registrare una crescita di infortuni e decessi. L'assessore Florian Mussner ha spiegato che «la campagna e una serie di opere stradali possono contribuire a ridurre il numero degli incidenti».

La campagna "No Credit" è iniziata nel 2006, e ora ritorna dopo tre anni di stop. «Nel 2005 vi furono 28 incidenti mortali sulle nostre strade - ha commentato Mussner - e ci chiedemmo cosa poteva fare la Provincia per migliorare la situazione». La risposta fu individuata in una campagna di sensibilizzazione, ma non solo. «Entrarono in gioco norme più severe per il Codice della strada - ha aggiunto Mussner - senza contare gli interventi per la messa in sicurezza dei tratti più a rischio e la positiva collaborazione con le forze dell'ordine. I risultati, in parte anche grazie a "No Credit", ci diedero ragione».

Negli anni successivi, infatti, i decessi passarono dai 28 del 2005 agli 11 del 2010, salvo poi risalire lo scorso anno a quota 15 decessi su un totale di 59 incidenti. «Per questo motivo abbiamo deciso di ripartire con una serie di iniziative che puntano a sensibilizzare la popolazione sui rischi che si possono correre lungo le strade, specie per quanto riguarda le moto». Oltre a cartelli, manifesti e inserzioni, verrà rafforzata la collaborazione con le scuole, con le associazioni motociclistiche e con le scuole guida. «L'investimento sarà di 80 mila euro, che non comprende solo le iniziative della campagna mediatica. Interverremo ancora, infatti, per ampliare i tratti di strada nei quali sono presenti i guardrail con le protezioni per i motociclisti, con particolare attenzione ai punti nei quali si sono registrati il maggior numero di incidenti. Attualmente sono installati oltre 8 km. di questi particolari guardrail, in futuro ce ne saranno ancora di più».

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