Il ricordo

Morto il bolzanino autore delle campane di Notre Dame 

Luigi Bergamo, era nato nel 1945, in una delle casette delle semirurali di via Palermo Con la famiglia, nel dopoguerra, era emigrato in Francia, mantenendo i legami con l’Alto Adige



BOLZANO. A Bolzano della famiglia Bergamo, emigrata a Lione nel dopoguerra, si ricordano in pochi, ma in Francia Luigi Bergamo era diventato famoso, perché otto dei nove colossi che formano il sistema campanario di Notre Dame, rinnovato nel 2013 per gli 850 anni della cattedrale, sono stati realizzati nella fonderia di campane Cornille-Havard di Villedieu - les - Poeles, di cui era proprietario. Nato a Bolzano nel 1945, in una delle casette delle semirurali, Bergamo maestro d’arte e fonditore di campane è morto nei giorni scorsi.

«Ci tengo - dice la cugina Mariapia Visentin - che venga ricordato nella città dove è nato. Purtroppo, anche lui è una delle tante vittime del Covid. Ci siamo sentiti, quando si è ammalato. Era tranquillo, convinto di farcela. Invece le cose sono andate diversamente». Anche i giornali francesi hanno dedicato articoli alla scomparsa del padre delle campane di Notre Dame.

Il legame con Bolzano

Con Mariapia, che per 20 anni ha diretto la scuola materna Vittorino da Feltre di Oltrisarco, ha sempre mantenuto i rapporti. Ed è lei oggi a ricordare Luigi, il cugino di cui per anni è stata ospite in estate in Francia e grazie al quale si è innamorata del francese: «Aveva tre anni quando suo padre Armando ha deciso di portare la famiglia a Lione: la moglie Eugenia Visentin e i figli Luigi e Maria. Passando il confine clandestinamente, sulle rotte dei contrabbandieri. Luigi era un ragazzo sveglio e intraprendente con una spiccata predisposizione per gli studi, soprattutto matematico-scientifici. Dopo la maturità, ha ottenuto la cittadinanza francese e si è iscritto alla «École Centrale» di Parigi, uno dei più antichi e prestigiosi atenei di ingegneria del paese».

La fonderia di campane

Ha lavorato per qualche tempo alla Kodak. Poi, grazie anche alla moglie bretone, ha aperto una piccola fonderia a Dinan, sulla Côtes-d'Armor. L’occasione per il grande salto nel 1981, quando mademoiselle Cornille mette in vendita la sua fonderia di campane a Villedieu-les-Poeles. In Normandia questa attività vanta radici che affondano nel Medioevo: Bergamo raccoglie un testimone nobile, applicandovi le sue conoscenze e moderne tecniche. Intuisce che ci sono chance per sfondare in un mercato di nicchia ma con commesse molto interessanti. In poco tempo, le sue campane vengono spedite ai quattro angoli del globo, dall’Africa all’America settentrionale. Migliaia di chilometri di viaggio, molti meno ne sono invece serviti per raggiungere Parigi ma la risonanza è ben altra. Anche perché si tratta di un’opera monumentale: due milioni di euro interamente finanziati con donazioni. La fonderia Cornille-Havard aveva vinto il bando indetto per forgiare otto delle nove campane (la nona è stata prodotta in Olanda), secondo le fattezze originali. L’inaugurazione il 23 marzo del 2013.













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