Museo civico, il cortile apre ai bolzanini 

Lavori conclusi in maggio: si ospiteranno mostre, eventi e concerti. Da risolvere la questione del «muro dei cinema»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Il Civico sta trasformando un cortile (il suo) in un giardino. E non è solo un lifting: si tratta di una scelta pienamente "politica" e urbanistica. Che rivela, da un lato, la consapevolezza di una lunga e colpevole incuria (il museo sono anni che vive a metà tra restauri non finiti e sale chiuse); dall’altro la chiave di un rilancio che non può attendere l’avvio del grande, ma futuribile, cantiere del nuovo Polo museale tra Ötzi e ex Ina. Da pochi giorni sono iniziati i lavori in profondità.

«L’impresa sta scavando per definire e ricostruire tutte le tubazioni sotterranee per la raccolta delle acque e la messa in sicurezza del terreno. Poi - annuncia Sandro Repetto - interverrà la giardineria. Saranno installate piante, un tappeto verde, ci sarà un arredo urbano come si deve...». Perché si tratta non più di un cortile e non solo di un parco-giardino: è il Museo che apre ai bolzanini. «Si vuole rendere fruibile uno spazio nascosto - spiega, a fianco dell’assessore, Anna Vittorio a capo della ripartizione cultura del Comune - per far scoprire alla città il suo museo. Ma anche per regalare a Bolzano un luogo in cui ospitare eventi, mostre e installazioni". L’operazione dovrebbe concludersi il 13 maggio. «Proviamo a far coincidere la riqualificazione del cortile interno - dice l’assessore - con la giornata dei musei aperti. È una sfida con il tempo...». Ma anche con una serie di ostacoli che non sono del tutto scomparsi. Il "muro dei cinema" lungo la salita verso ponte Talvera, ad esempio. Il progetto iniziale di ristrutturazione dell’intera area, poi bloccato per far spazio alla più estesa riqualificazione di cui si discute oggi che prevede il trasloco anche di Ötzi all’ex Ina, intendeva abbatterlo proprio per aprire lo spazio interno e renderlo immediatamente visibile come elemento connesso al museo stesso. Ebbene, quel muro non è sotto una tutela piena come l’esterno della biblioteca civica, al suo fianco, ma fa comunque parte dell’«insieme» e per intervenire su di lui occorre almeno concordare tipologia di intervento e successiva riqualificazione con la sovrintendenza provinciale. Ma la poltrona del sovrintendente è vuota da anni e il telefono suona altrettanto a vuoto nel suo ufficio. Dunque, attesa: si è partiti con i lavori e si tiene la parte del cantiere che riguarda il muro degli orribili cartelloni in prudente stand by. L’operazione interna prevede comunque, oltre alla sistemazione dell’area in superficie, anche il restauro delle due centraline elettriche ormai non più in funzione che saranno il luogo dove verranno ospitati alcuni oggetti "notabili" della storia recente bolzanina come la "lupa e il leone" di piazza Vittoria dopo la conclusione del loro restauro.

Ma anche reperti rinvenuti durante le operazioni di pulizia nel cortile del museo, come la testa medievale appartenuta ad una chiesa bolzanina o un bellissimo ma molto danneggiato affresco, forse coevo, a tutt’oggi senza proprietà e provenienza. Per ora l’appuntamento è col giardino del museo finalmente aperto al pubblico per maggio, poi finiranno le riqualificazioni sugli immobili. Si prevede, insomma, che per questa estate il cortile possa diventare un nuovo luogo centrale di aggregazione per i bolzanini e un teatro all’aperto per eventi e concerti.















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