Napolitano, vacanze sobrie e riservate

Da ieri in Val Fiscalina con la moglie Clio. La richiesta all’hotel: «Voglio essere trattato come un cliente qualsiasi»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato ieri mattina in Val Fiscalina per due settimane di vacanze tra le Dolomiti di Sesto.

Un periodo di riposo lontano da Roma, che Napolitano ha desiderato impostare secondo due punti fermi: tranquillità assoluta e sobrietà. Queste le indicazioni ribadite più volte dallo staff del Quirinale all’Hotel Bad Moos, dove Napolitano e la moglie Clio hanno scelto di alloggiare .

Tranquillità assoluta, quindi nessun incontro ufficiale con le autorità locali fissato per il momento. Sobrietà, quindi la raccomandazione al proprietario dell’hotel di essere trattato «come un cliente qualsiasi».

Giorgio Napolitano e la moglie Clio sono atterrati alle 11.30 all’aeroporto di Bolzano con l’aereo Falcon di Stato. Ad attenderli, nessuna autorità proprio per confermare il carattere privato del viaggio. Abito blu, cappello panama e occhiali da sole per il presidente. Giacca rossa e pantaloni neri per la signora Clio.

Nessun volo in elicottero da Bolzano a Sesto Pusteria. I coniugi Napolitano sono saliti a bordo di una Fiat Croma grigia (senza lampeggianti) e hanno iniziato il lungo viaggio verso la Val Fiscalina. Il traffico del sabato e un ulteriore rallentamento provocato da un incidente all’altezza di Chienes hanno allungato i tempi.

Alle 13.30 l’arrivo a Moso nella valle circondata dalle cime meravigliose delle Dolomiti di Sesto. Napolitano ha trovato ad attenderlo sulla porta dell’hotel Emanuele Macaluso, amico di una vita, già dirigente del Pci (della corrente migliorista, di cui anche Napolitano fu esponente di primo piano), la moglie di Macaluso ed Erwin Lanzinger, il proprietario dell’albergo.

Finalmente arrivato nella Val Fiscalina, è stato il saluto di Napolitano sceso dall’auto. È la prima volta che il presidente della Repubblica, innamorato del mare di Stromboli, trascorre le vacanze in Alto Adige. Ma la Val Fiscalina deve essergli familiare attraverso i racconti di Macaluso, che da venti anni scende al Bad Moos per le vacanze estive. Lo ha raccontato ai giornalisti lo stesso Macaluso: «Gli ho consigliato di venire qui, in questo paradiso, perché vuole riposarsi e questo è il posto giusto». I coniugi Napolitano, che sono accompagnati da una scorta ridotta, abiteranno in una suite di 50 metri quadrati . I loro ritmi seguiranno quelli degli altri clienti dell’albergo.

«Sapevo che il presidente Napolitano aveva fama di persona modesta. Le indicazioni che ci sono arrivate hanno confermato in pieno il suo stile. Il presidente ha chiesto esplicitamente di pranzare e cenare insieme agli altri ospiti. È stato escluso che preparassimo una sala riservata. Sarà così anche per il menu. Mi ero informato se i coniugi Napolitano gradissero assaggiare qualche piatto in particolare e mi è stato risposto che desiderano essere trattati come tutti gli altri ospiti», riferisce Lanzinger.

Nessuno sfarzo presidenziale, ma una richiesta dal Quirinale è stata tassativa: garantire massima tranquillità al presidente all’interno dell’hotel.

A Lanzinger quindi il compito di sollecitare discrezione ai propri ospiti. Non avvicinare il presidente, non chiedergli foto ricordo. «Ha dovuto gestire un anno politico pesantissimo, merita tutta la nostra ammirazione e attenzione», ancora Lanzinger.

Alle 18 Napolitano è uscito dall’hotel con la moglie e Macaluso per la prima passeggiata ai piedi delle Dolomiti. Davanti all’ingresso c’era un piccolo gruppo di turisti, che hanno atteso il Capo dello Stato per un saluto. Poi il rientro in albergo per la cena.

La parola d’ordine sulla privacy viene fatta propria dal presidente provinciale Luis Durnwalder, che ribadisce: «Non so se incontrerò il presidente Napolitano. È qui per riposarsi e non intendo insistere in alcun modo».

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